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Vermibus: arte e attivismo a Berlino

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© Vermibus

di Paola Moretti

L’antica arte di annerire i denti alle modelle sulle riviste (o dotarle di peluria facciale e/o bende da pirati e/o altro) é una pratica diffusa e sedimentata nella società occidentale da ormai diverse decadi. Con il passare degli anni le campagne pubblicitarie si sono affinate, sono diventate più subdole, così anche l’opposizione si è messa al pari ed é nato il Subvertising, ovvero la pratica di sovvertire con parodie e derisioni, i messaggi dei cartelloni pubblicitari.

Nel 1989 é stata fondata l’organizzazione non-profit Adbusters, il quale intento é, a quanto dicono i fondatori, far progredire un nuovo movimento di attivismo sociale nell’era dell’informazione grazie ad un network di “artisti, attivisti, burloni, studenti, educatori ed imprenditori”. La guerra si é inasprita, le pubblicità sono diventate sempre più invadenti e le risposte sempre più critiche, basti pensare al recente esempio dello spot londinese “Are you beach body ready?”.

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© Vermibus

Nel campo artistico l’ad-busting é stato portato ad un altro livello dall’artista berlinese Vermibus, il quale, mediante l’uso di solventi, sfigura icone di glamour e bellezza, rendendo i modelli dei poster simili a teschi e zombie deturpati.

Il 3 luglio la galleria Open Walls ha inaugurato un’esposizione dei lavori di Vermibus e dell’attivista Jordan Seiler, che con il lavoro che svolge sotto il nome di PublicAdCampaign invoca ad un uso equo degli spazi pubblici.

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© Jordan Seiler

E’ possibile vedere le opere, esposte fino al 29.08., nella nuova sede della galleria in Schröderstraße 11/1.

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