AttualitàI quartieri

Risse e furti nelle piscine di Berlino

Berlin, Germany. 5th July 2015 -- Police officers walk amongst sunbathers at the Sommerbad Neukölln, a public complex of swimming pools in Berlin, after a brawl inside the premises.  -- A brawl between unidentified individuals at the Sommerbad Neukölln, a public complex of swimming pools in Berlin, forced the closure of the installations according to police. The pool is known for episodes of violence between groups and individuals.
©  Theo Schneider/ Demotix

Se n’è parlato molto e noi, grazie all’aiuto di alcune testate berlinesi, siamo riusciti a ripercorrere ciò che è accaduto soltanto cinque giorni fa nella piscina comunale di Columbiadamm, a  Neukölln.

Stiamo parlando della maxi rissa scoppiata durante il pomeriggio del 5 luglio, un gesto che ha coinvolto molte persone, tra le quali anziani e bambini.

Secondo le stime, più di 60 persone hanno partecipato alla rissa, ma ad avere dovuto lasciare la piscina sono state quasi 6.000 bagnanti. Ma partiamo dal presupposto che le piscine a Berlino – oseremmo ampliare il raggio a molte altre città in Europa, compresa l’Italia – sono da sempre focolaio di atti di bullismo, violenze, vandalismo e crimine da parte di giovani e giovanissimi. Altri casi delle settimane scorse, sempre riguardanti piscine berlinesi, vedono coinvolte quella di Tempelhof, colpita da un tentato furto con scasso, ed anche nelle piscine pubbliche di Pankow e Mariendorf, sono dovute intervenire le guardie per sedare risse tra giovani.

Domenica scorsa, nella piscina di Columbiadamm, soltanto le forze dell’ordine sono riuscite ad intervenire. Il bagnino, chiaramente, si è trovato suo malgrado impossibilitato a compiere qualsiasi gesto volto a riportare la calma.

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Ma da dove è partito tutto?

Secondo le ricostruzioni, il pestaggio è cominciato fra solo due giovani, ai quali si sono uniti gli amici – una decina sia da una parte che dall’altra – fino ad arrivare, in un tempo brevissimo, ad un rissa incontenibile.

Spesso, spiegano alcune testate, ad essere fautori sono adolescenti turchi o immigrati, e pare che i maggiori motivi di discussione siano l’onore oppure le discussioni con i bagnini, i quali devono sempre e comunque cercare di mantenere un equilibrio in un luogo che, se trattato con superficialità, può diventare davvero molto pericoloso.

C’è una parte positiva: rispetto all’anno scorso la situazione è migliorata sensibilmente. A dichiararlo è stato il portavoce della Berliner Bäder-Betriebe, Matthias Oloew.

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© BZ

Oloew spiega anche che sono molte le misure di sicurezza che sono state prese, già dal 2014, per fare in modo che episodi spiacevoli si verifichino ancora: ci sono poliziotti in borghese nelle piscine che controllano non si compiano furti, la security nelle piscine più importanti lavora h24, ci sono controlli serrati alle borse e agli zaini all’entrata.

“La piscina è un luogo di libertà e divertimento” conclude Oloew “Putroppo non può più esserlo dal momento in cui  la Polizia armata di sfollagente ed elmetto deve caricare al suo interno.”

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