A Berlino? Va tutto bene. Parola di Madrigal
di Emanuela Barbiroglio
Che siate più come Daniel o come Sara, non preoccupatevi e state tranquilli. Non dovete temere perché qui potete essere chi volete.
Lo dicono tutti, al punto che potrebbe suonare ormai come una ballata leggendaria. Se non fosse così evidente.
Parla di libertà il nuovo fumetto di Alberto Madrigal “Va tutto bene” edito da Bao Publishing. Della libertà che circola nell’aria a Berlino, che Sara respira a pieni polmoni, che a Daniel non sposta nemmeno un capello.
Perché, checché se ne dica e nonostante sembri il contrario, qui non ci sono soltanto artisti o presunti tali. Ci sono anche tutti quelli che vivono nel mondo concreto e a tratti opprimente delle responsabilità quotidiane, che il libro ha il merito di raccontare.
I due protagonisti della storia sono infatti i due legittimi rappresentanti dei mondi opposti, eppure conviventi. Lei è la sognatrice distratta, la sua mente è flessibile e il suo cuore coraggioso. Lui è il ragazzo pratico, con un lavoro e una fidanzata, disposto a tenersi le preoccupazioni che ne fanno una persona seria. Lei ha mille progetti, lui arranca a fatica nella routine. Il cielo di Berlino copre tutti senza eccezioni, bellissimo nelle tavole di Madrigal. Spaziose, silenziose e morbide.
Il libro, che viene dopo Un lavoro vero, è stato accolto dalla critica come un segno di maturità e lo è davvero. Dove alla voce “maturità” si legga: la capacità di accorgersi delle sfumature e la consapevolezza delle differenze e delle somiglianze fra tipi umani. Madrigal ha disegnato due personaggi che sono agli antipodi eppure si sfiorano, sbattuti qua e là nell’eterno scontro fra necessità e contingenza.
È lo scontro che Milan Kundera ha descritto negli anni ’80, in anticipo sui tempi rispetto alla crisi economica che poi sarebbe divenuta sociale. I caratteri de L’insostenibile leggerezza dell’essere cercavano la felicità malgrado il peso delle loro anime. Tomáš, Tereza, Sabina e Franz si tormentano e restano sospesi proprio come Sara e Daniel.
Il titolo suggerisce una risposta ottimista ai dubbi sull’esistenza: qualunque sia la soluzione che adotterete per sopravvivere, purché ci sia l’impegno a cercarla, va tutto bene.