Berlin Street Art Walk#2: Soho House, l’hub creativo di Berlino
Di Zuleika Munizza / Berlino Explorer
Partendo dall’intimo progetto che lo street artist e fotografo francese JR (Juste Ridicule) dedica a Berlino: Le rughe della città, gli angoli e le scorci storie da raccontare sarebbero tanti. Enormi fotografie in bianco e nero decorano e arricchiscono edifici ai quattro angoli della città. Volti, occhi e sguardi, soprattutto sguardi, quelli che rimangono impressi sulle facciate. Un progetto delicato di volti invecchiati dal tempo, segnati da rughe che raccontano la loro storia su facciate che custodiscono La Storia, in modo quasi simbiotico.
Berlino vede il primo incontro con JR nel 2008, con un cameo per il famoso e famigerato “Brothers”, lavoro del nostrano Blu (Cuvry str.) L’artista di strada sottolinea l’architettura attraverso le sue opere, questa diventa parte integrante dell’arte di denuncia emozionale, e noi lo seguiamo per le strade di Berlino per leggerne la sua storia.
Oggi lo Street Art Walk ci porta di fronte agli storici magazzini Jonaß & Co (G. Bauer e S.Friedlaender) dal ’29 il primo grande istituto a credito in Germania.
Dove Torstraße e Prenzlauer Allee si incontrano in un rumoroso e trafficato incrocio, un affascinante esempio d’architettura della “nuova oggettività” colpisce con la sua curva e imponente facciata. Difficile pensare a cosa possano nascondere quei muri e a quanto avrebbero da raccontare le stanze, ora che la Soho House è conosciuta come l’hub creativo per eccellenza.
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Una storia movimentata quella della Soho House: da primo servizio commerciale a credito in stile Bauhaus, proprietà di uomini d’affari ebrei costretti a fuggire nel ’39, a causa del processo di arianizzazione, a sede del Reichsjugendführung, il più alto rango paramilitare della Gioventù hitleriana, durante il Nazizeit. Con la fine del secondo conflitto mondiale, l’edificio si trova nel settore Est di Berlino, nazionalizzato, diventa la Haus der Einheit (casa dell’unità) sede della direzione del nuovo fondato partito Socialista SED, quartier generale del primo presidente Wilhelm Pieck e di Otto Grotewohl primo ministro della DDR.
È verso questo edificio simbolo che i lavoratori e gli operai, impiegati nella ricostruzione della ex Stalin Allee, marciano nel sanguinoso 17 giugno del ’53. Di tutta risposta, è proprio qui, nel Comitato Centrale del partito di Unione Socialista che fino al ’90, ha sede l’Istituto del marxismo-leninismo (IML) archivio storico del Partito Comunista e del SED, che documenta e raccoglie la storia del movimento operaio tedesco ed internazionale. Da quando l’archivio viene spostato, nel ’95 dopo la “Wende” (la svolta) l’edificio rimane vuoto, muta e silenziosa testimonianza storica per più di dieci anni, fino a che in soli 18 mesi, una società inglese lo trasforma in un lussuoso club esclusivo per artisti, giornalisti e manager del settore media.
La lettura della stratificazione storica sulle facciate dei palazzi di Berlino è resa ancor più significativa dalle tracce lasciate dai volti e dalle rughe del tempo di JR, e questo è solo il primo capitolo.
Foto © S. Corso
Ricerche a cura di: Z.Munizza, responsabile del progetto Berlino Explorer che organizza esplorazioni urbane e visite guidate, propone tra gli vari itinerari Street ArTour.
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