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Una rivisitazione teatrale di Twin Peaks in scena alla Greenhouse Berlin

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© Kaspar Kamu

di Giulia Renard

A Berlino non mancano certo i fan di Twin Peaks, serie televisiva cult degli anni novanta, diretta dallo statunitense David Lynch. Non mancano nemmeno tra i proprietari di bar e club (vedi il Black Lodge o il Twinpigs). La serie festeggia tra l’altro proprio quest’anno il suo 25esimo anniversario.

Adesso è arrivato un altro progetto che ben si accosta alle vicende di Cooper: The Shells – Ausflug nach Neu-Friedenwald (Le conchiglie – Viaggio in una nuova Friedenwald), una rivisitazione teatrale performativa di Twin Peaks, vista da una prospettiva femminista. Realizzata nei pressi di Tempelhof – ormai dominio collettivo dei berlinesi – e nello specifico alla Greenhouse, che sorge in un ambiente a metà tra il forestale e l’industriale: un luogo senza tempo, proprio come Twin Peaks.

Una performance, dicevamo, in cui immergersi, prodotta da importanti artisti berlinesi e londinesi associati a collettivi tedeschi come il Deutsches Theater, il Voksbűhne oppure collettivi inglesi come il Punchdrunk, il Secret Cinema. Sarete invitati ad esplorare una città lynchiana, che da sfondo è diventata protagonista di una enigmatica trama criminosa, realizzata come fosse un sobborgo, lungo più di cinquecento metri quadrati. Un’utopia suburbana che cela misfatti e li rivela poi con sincera brutalità. Il pubblico sarà invitato all’azione: cominciate a prepararvi psicologicamente perché lo spettacolo è interattivo. Le norme sociali e morali della decenza verranno continuamente ribaltate, messe in discussione e ri-negoziate.

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© Laura Jung

Ecco la trama a grandi linee, per non togliervi la suspense e non cadere nel girone degli “spoileratori”. La città di Neu-Friedenwald è immaginaria, riproduce una ipotetica cittadina tedesca del 1945, dove degli americani disillusi dalla Germania Ovest avrebbero fondato un luogo di pellegrini neo-puritani. Questi negano l’ingresso a estranei alla città, immersi fino al collo nella diffidenza. Solo nel periodo estivo Neu-Friedenwald apre i battenti ai turisti e si trasforma in città cosmopolita, la migliore di tutte. Quest’anno, però, la preparazione di routine al grande giorno di apertura viene oscurata da un tragico evento. Un brutale assassinio mette gli abitanti sotto shock. Ma ben presto il senso degli affari e del business ha il sopravvento: tutti cercano di portare avanti la stagione turistica ad ogni costo, mentre l’atto di violenza lascia comunque il suo segno, sfregiando la parvenza di armonia ed idillio. Fino a quando la facciata inizia a sgretolarsi, e l’utopia mostra il suo lato oscuro, un abisso da cui è faticoso risalire.

L’obiettivo della compagnia teatrale è di scardinare costruzioni sociali ancora attuali. Il punto di vista femminista sottolinea come la violenza perpetrata a Neu-Friedenwald, come nelle città del mondo, è spesso perpetrata su donne ed è di origine sessuale. Il comune della città immaginaria volutamente ignora i fatti, li omette, li piazza sotto il tappeto, come si suol dire. L’ultimo crimine, il più brutale di tutti, scuote il torpore perbenista e sabota il passaggio da città chiusa a città aperta e sorridente.

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© Twin Peaks / screenshot

The Shells invita i partecipanti a entrare nell’ottica dei turisti stagionali della città, e a fare delle scelte. Rimanere passivi o attivi? Voyeuristi o iniziatori?

Scene e costumi sono basati sulla filmografia lynchiana (come anche Blue Velvet) e sull’estetica iconica americana, sulla cultura pop del cinema ma anche della letteratura.

Una campagna di crowfounding tipica berlinese ha aiutato la realizzazione finale dello show, che sarà in scena questo mese, per la durata di otto giorni.

Inutile dirvi che ho già il travestimento da Laura Palmer pronto.

Per maggiori informazioni, vi invitiamo a visitare il sito ufficiale

 

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