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TIQ, lo storico party organizzato da italo-berliner compie cinque anni
Lei si chiama Licia Londini, lui Andrea Oliarca, sono toscani residenti a Berlino da tanti anni e insieme hanno fondato TIQ, party mensile che sabato compirà cinque anni. In molti hanno provato a chiedere loro che tipo di sonorità proponessero (Andrea aka Dj Neue K è anche storico e apprezzato dj), loro hanno sempre sempre risposto quadratic wave. Effettivamente è così, perché il TIQ non è solo musica, ma è un concetto che si articola dietro anni di esperienza, è un modo di atteggiarsi alla musica e spesso alla notte, ancora di più a Berlino ed ad un movimento. Ciò che comunemente viene chiamata minimal-synth, viene destrutturata attraverso dei movimenti, delle immagini (come i loro particolarissimi flyer), una sorta di sperimentazione continua di ciò che è stata una fetta sotterranea e sottoculturale di storia della musica elettronica e di un movimento.
Questo sabato TIQ festeggerà il suo anniversario all’Hangar49, con un party che vedrà alternarsi in consolle vecchi e nuovi amici della serata: Dj Nekrobot, Petra Flurr, Kalte Sterne, Riika, Hanzel, Angelic e, ovviamente, Dj Neue K. Potete informarvi tramite l’evento Facebook.
Abbiamo chiesto a Licia di spiegarci come è partito tutto.
“Dopo svariati anni di gavetta a Firenze, quando ci siamo trasferiti a Berlino abbiamo deciso di mettere sù una serata, qualcosa che mancava, cercando di non sovrapporci a quello che già c’era (per questo abbiamo impiegato 1 anno di paziente studio e ricerca e non ci siamo buttati subito).
Scelto il genere abbiamo creato il sotto-genere, perché a noi è sempre interessato l’underground, la sottocultura, ma sopratutto la nicchia della nicchia.
Quadratic wave quindi non è solo minimal synth, non è solo electro wave, non è solo techno, non è solo industrial, non è solo anni ’80 e non è solo l’ultima uscita dell’ultimo progetto dell’ultimo anno.
Quello che non è cambiato è la costante ricerca di musica che viene dal passato e di nuovi progetti che possono essere collocati sotto questa etichetta; rispetto al primo anno sono nati molti gruppi che si ispirano a questo genere. Quindi TIQ cambia sempre, è sempre in evoluzione, si adatta ai tempi del momento, ma non cambierà mai il tempo della pista, nel senso che è nato e rimarrà sempre un party basato sulla dancefloor (visual e altro al di fuori del ballo sono sempre dettagli complementari sufficienti, ma non necessari).
Dove avete organizzato il vostro primo party a Berlino?
Forse in pochi se lo ricordano, ma la prima serata si è svolta in un piccolo locale nell’area della Wiesenweg, un piccolo magazzino (su un forum che andava in voga all’epoca pre-facebook venne definito in tono sarcastico “una scatola di scarpe, anzi una scatola di stivali”); si chiamava Kili (ma non era quello che c’è adesso) e fu un ripiego trovato all’ultimo momento perchè il Knochenbox aveva sbagliato a darci la data e noi avevamo già sparso la voce che avremmo fatto questa serata e ci scocciava rinunciare. Per una serie di coincidenze, forzature, amicizie, concatenazioni il Kili e le quattro serate organizzate là dentro (alternate alle prime serate al Knochenbox) rimarranno sempre nel cuore e non solo nel nostro. Il Kili ha amalgamato fin dall’inizio il nostro pubblico, nonostante in molti entrassero (il party si era già creato una fama) e ci ridessero in faccia per quanto fosse piccolo. Il Knochenbox era di poco più grande, ma era la giusta dimensione. Per due anni e mezzo TIQ si è svolto sotto la terra di una chiesa NON sconsacrata (muoversi nell’underground), il TIQ era il Knochenbox e il Knochenbox era il TIQ. Le serate venivano programmate sul momento, a volte anche una settimana prima (adesso invece abbiamo una data fissa, il secondo sabato del mese, e questo è un grande cambiamento). Poi il posto ha cambiato nome in Theaterkapelle e una volta chiuso definitivamente abbiamo superato il lutto (perché di questo si è trattato) vagando alla ricerca del locale che potesse prenderne il posto.
E ora? Oggi?
Quando si chiude una porta si apre un portone ed è così che abbiamo trovato l’Hangar49. Sempre grazie alla concatenazione degli eventi e alla fortuna di avere amici con cui collaborare non è mai stata una cosa fine a se stessa.
Da sotto terra adesso ci troviamo sulle rive del fiume. La volta dell’Hangar49 ricorda le volte della cripta di Boxhagener Str., ma lo spazio è aumentato e l’energia non è diminuita.
Non è cambiata la singergia con le persone che gestiscono e lavorano nel locale, per noi fondamentale. Ora come prima siamo sempre stati supportati dallo staff del club e non potremmo mai fare a meno di questo.
Chi ha suonato per voi, in tutti questi anni?
All’inizio in consolle c’erano Neue K e Lazare, otto ore consecutive di “back to back”, poi è rimasto Neue K e sono stati chiamati di volta in volta djs che, nonostante lavorassero in altre serate di svariato genere, eran conoscitori e amanti della quadratic wave con un grande senso della pista. Per l’anniversario ne sono stati invitati alcuni (sei su quindici totali), quelli che negli anni sono stati più volte in consolle al TIQ.
E i live?
TIQ è sopratutto un dj party, ma in alcune precise occasioni abbiamo ospitato concerti. I primi anni questo avveniva solo per gli anniversari (anche perchè dovevamo farci ospitare da un locale diverso dal Knochenbox per questioni di spazio); al primo suonarono i Die Selektion (esordio di una band che ha poi suonato più volte in tutta Europa), al secondo Knothole (side project di Sid Lamar, cantante degli Schwefelgelb); al terzo Net Gen Skeptic e Massendefect per il quarto anniversario abbiamo invitato in collaborazione con Mannequin Records la storica band Clock DVA.
Nell’ultimo anno, grazie al fatto che abbiamo trovato un locale adatto ai live, sia per capienza che per qualità del suono, abbiamo iniziato a programmare concerti e per questo sono stati sul nostro palco: Kamekaz, Petra Flurr e il suo nuovo progetto T.I.E.R., Lola Kumtus dalla Finlandia e i nuovi Devai.
In comune queste band hanno il ritmo quadrato, l’assenza di chitarre e il fatto di non aver suonato mai (o quasi mai) a Berlino, unica eccezione Petra Flurr che ha calcato centinaia di volte i palchi della città, ma che abbiamo ospitato con onore e soddisfazione credendo che la sua musica abbia influenzato il nostro party e anche un po’ il contrario.
In alcuni rari casi invitiamo visual artists e in un’occasione TIQ è stata la piattaforma per il lancio dell’app Glitch (n.d.r Il Mitte pubblicò una bella intervista, per l’occasione).
Generalmente i video, le proiezioni e gli altri allestimenti sono curati da noi, prediligendo il d.i.y e l’analogico.
TIQ – 5 Years Anniversary
13 giugno 2015
Hangar49
Holzmarktstr. 15/18