Rapaci tra la folla: una poesia per Wedding
Rapaci tra la folla ritorna anche questo mese ad analizzare ed osservare i quartieri di Berlino attraverso la poesia urbana. Questa volta lo faremo parlandovi del quartiere di Wedding. Immagini, colori, si spezzano tra il frastuono delle folle che vivono mescolandosi in modelli prêt-à-porter di abiti stravaganti, rivisitati in chiave berlinese.
Poesia, storie di gente comune, Berlino est, Berlino ovest, smettono di essere rivali.
Si trovano e si nascondono in “Ateliers” senza tempo, compongono musica, scrivono, si abbandonano ad uno stile sovversivo che abbraccia lo stile della metropoli. Il quartiere di Wedding, considerato “cheap”, preso di mira da numerosi turisti e soprattutto da numerosi artisti, continua a svilupparsi mantenendo il suo carattere essenziale, autentico.
Odori di spezie per le strade, barba incolta, tuniche arabe di gente comune, si vivono tra le mura in cemento armato. Stile radical – chic, ti piace o non ti piace, si chiama Wedding.
Tutto si conforma, tutto si modifica o tutto rimane nello stesso identico modo. Le persone fanno la loro storia, i quartieri smettono di chiamarsi o di essere considerati, diventano famosi, meno famosi, si rimescolano o si riassemblano, sono sempre presenti. L’arte si diffonde e arriva in posti impensabili, l’arte favorisce e aiuta ogni quartiere, i suoi quartieri.
Un dolce richiamo si intravede, al calare della sera si alza in superficie per guardare il cielo. Tramonti, albe risuonano in diverse lingue, in diversi punti da non sottovalutare, lasciando spazio a parole in musica che si confondono tra l’eleganza di persone in movimento. Contaminati, ricercati, amati, viviamo a Berlino.
Wedding, riqualificato e inserito insieme agli altri quartieri di Mitte, resta ai margini ma non si vuole isolare, non vuole farlo, il suo potenziale si manifesta in diversi concetti e soprattutto non smette di farsi vivere.
La poesia che ho selezionato questo mese parla di gente comune, di gente che vive a Wedding e che non ha mai lasciato quel quartiere. Persone che si sentono legate totalmente e che hanno visto negli anni uno sviluppo edilizio forse fin troppo abusato soprattutto per il costo ridotto degli affitti.
Al calar della sera
Il cielo sempre grigio,
risale in apnea, si stende
uniforme, confondendosi
tra le vie di odori
consistenti
*
Si chiama Wedding,
si chiamano quartieri…
Berlino non la scopri in
un giorno, Leopoldplatz,
Seestrasse, il suo mercato
turco; un tramonto resta,
si disperde nella metropoli
al calare della sera, da quel
punto riesci a vederlo bene,
da quel punto riesci a
carpire ogni situazione
*
Cala la notte, cala il sipario,
gli individui cambiano,
i quartieri restano, Berlino
e tanto altro, divieto di sosta,
binari senza fermate, laghi,
tetti, mutano nel tempo tra
i semafori sempre accesi…
Un eco si sente tra le urla
di passanti senza tempo,
chiamano per nome,
il quartiere di Wedding
*
Appuntamento con i lettori il mercoledì di ogni mese, per discutere in chiave poetica di quello che accade nella metropoli che non dorme mai.
I “corvi” spesso ti guardano con sospetto come gli individui che albergano nei tessuti metropolitani.
è nato a Roma il 12 agosto del 1982 e attualmente svolge l’attività di artista e poeta. Ha conseguito la laurea in Scienze e Tecnologie della Comunicazione a Roma per poi specializzarsi in Mediazione Socio – Culturale con una predilezione per la cultura ispanica. La sua prima pubblicazione risale al 2005, con una poesia: “Finestre”, inserita in una raccolta antologica “Habere Artem vol. IX” per la casa editrice Aletti Editore. Nel 2010 realizza per il portale d’informazione vogliosapere (Il Sapere e’ Per tutti), una rubrica dal titolo: “Scorci di vita”. Nel 2012 pubblica autofinanziandosi la sua prima silloge: “Rosso deserto”, Gruppo Albatros Il Filo S.r.l., Roma, presentato durante gli Open Mic che si svolgevano presso: “Mondo Libro” (Libreria italiana a Berlino). Alcuni suoi testi tratti dalla sua prima silloge “Rosso deserto” vengono pubblicati anche nel portale d’informazione colorivivacimagazine. Roma, Madrid, Berlino sono città da cui prende spunto gran parte della sua attività artistica. *
Per quanti volessero contattarmi e mandarmi dei versi caratterizzanti che fanno riferimento ad un evento particolare, successo a Berlino contattatemi:
Cristian Luca Andrulli
Chiedo scusa ai lettori, “errore di battitura” relativo a “cheap”, ringrazio chi mi ha fatto notare questo.