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Non sarà Berlino ad accogliere il museo della techno

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© momem

di Costanza Antoniella

(articolo pubblicato originariamente su Soundwall.it)

È di qualche settimana fa la notizia che riguarda l’apertura di un museo dedicato alla techno nel cuore del centro finanziario della Germania, Francoforte sul Meno. Esatto, avete letto bene: per una volta negli ultimi tempi l’associazione Germania/techno non riguarda Berlino, bensì il cuore pulsante dell’economia tedesca. Una scelta comunque assolutamente non casuale: colui che ha avuto l’idea è, infatti, il dj e produttore Andreas Tomalla, meglio conosciuto come Talla 2XLC, che nel 1984 diede vita al primo evento di Francoforte focalizzato unicamente sulla musica elettronica. “Technoclub”, questo il nome del party, era ospitato al venerdì sera nella sala piccola del Dorian Gray, locale situato all’interno dell’aeroporto internazionale di Francoforte. Di lì a poco l’evento diventò sempre più importante, costringendo Tomalla a cercare una nuova location più grande, cambiando inevitabilmente club. Nel 1989 Technoclub tornò nella sua sede di origine, occupando la sala principale del Dorian Gray e rimanendo in vita fino alla chiusura di quest’ultimo nel 2000.

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© momem

Capiamo quindi che per una volta la protagonista di un’iniziativa così particolare non sarà la vibrante e tenebrosa Berlino, ma la ricca Francoforte che vedrà nel 2017 aprire le porte di un museo che non vuole solamente esibire, ma anche coinvolgere i propri visitatori. Secondo gli organizzatori, infatti, si tratterà prima di tutto di un’esperienza sensoriale che inviterà il pubblico ad essere parte integrante di ciò che lo circonda, con workshop per dj e altre proposte legate al tema della musica elettronica. La volontà di aprire il MOMEM (Museum of Modern Electronic Music) è stata annunciata durante la Fiera della Musica di Francoforte, uno degli eventi più importanti del settore. Il museo troverà il suo spazio all’interno del Museo dei Bambini di Francoforte, sarà totalmente autofinanziato e si tratterà, da ciò che ha fatto sapere Dazed, del secondo museo della techno al mondo oltre al EXHIBIT 3000 di Detroit.

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