Curriculum Vitae: una cartolina da Dahlem, Berlino
E poi mi sono vista.
Ero in una foto esposta dentro una scatola, insieme ad alcuni oggetti: i miei.
Sono alcune delle cose che nel tempo ho portato dall’Italia in questa città.
C’è una bussola, ad esempio, per ricordarmi di non smarrire la via; ci sono taccuini per annotare le parole tedesche e quei pensieri che spesso si affollano in testa come nugoli di moscerini.
C’è persino un libro di novelle di Giovanni Verga, sul quale ho tanto studiato.
Poi, dentro la scatola, c’è anche un’altra scatola.
È quella dei sigari che fumava mio padre, con la faccia del Che Guevara impressa sulla latta.
Mio padre l’ho perso che ero già qui, a Berlino, e qui ancora sono.
Dentro una scatola esposta in un museo, sono una donna in mezzo ad altre donne.
Sono una storia di emigrazione tra tante altre.
Laggiù, tra i reperti delle tradizioni culturali europee, proprio a pochi passi dal libro delle novelle di Verga, spicca l’esemplare di un carretto siciliano.
È enorme e a vederlo così, esposto alla curiosità altrui nel bel mezzo del quartiere di Dalhem, pare difficile immaginarlo su una strada assolata.
Eppure da lì proviene, dalla Sicilia, la terra dalla quale anche il Verga, a suo modo, emigrò.
Lo fece spostandosi da Catania a Milano, e da lì scrisse poi lettere, spiegando alla madre come talvolta sia necessario, per recuperare una giusta prospettiva, acquisire la distanza, allontanarsi, per osservare e capire meglio, superare così quell’affezione che talvolta ci tiene inchiodati alle nostre radici, ci impedisce di guardare, e di raccontare.
Poi, solo dopo, lasciò dire a un certo ‘Ntoni Malavoglia quale era lo scotto da pagare.
Che è difficile rientrare una volta che si è andati via.
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*Questo post è stato pubblicato originariamente su Povera Ma Sexy – Postkarten aus Berlin, un progetto di Nora Cavaccini. Segui il progetto su Facebook.
Povera Ma Sexy – Postkarten aus Berlin è un “viaggio” fisico e letterario a Berlino. Un percorso che nasce dall’esperienza personale di chi scrive ma che, al tempo stesso, può rappresentare una via alternativa per scoprire la città. Per tutti coloro che, in un modo o nell’altro, ne subiscono il fascino. Berlinesi e non.
Ogni post è costituito da un breve un racconto. A ogni racconto è associata una mappa. Qui, cliccando sugli indicatori, comparirà una descrizione. Si tratta di informazioni “turistiche” che non mirano ad essere esaustive ma a collocare meglio il racconto nei luoghi che lo hanno ispirato.