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Memoriale, una cartolina da Mitte

Holocaust-Mahnmal photo
Photo by malditofriki

Questo labirinto qui, composto di più di duemila stele poste l’una dietro l’altra ad altezze diverse, questo labirinto, in cui ora i turisti si perdono, i bambini giocano a nascondino, le mamme gridano – Dove sei? Dove sei?- questo labirinto, ti dicevo, occupa una superficie di 19.000 metri quadrati.
Sorge nel cuore della città, a un passo dall’Hotel Adlon, hai presente?, quello dove un giorno Michael Jackson espose alla finestra un ragazzino creando uno scompiglio generale… E nonostante il vociare e gli ombrellini colorati delle guide turistiche, io ti dico che all’interno di questo labirinto esistono cunicoli abitati solo dal silenzio, che occupa tutto lo spazio come fosse una poltrona in mezzo a un salotto. Ci sono ombre, lì, la cui oscurità conferisce di nuovo un tono melodrammatico alle pietre; e mentre ci appoggi le mani sopra, le tocchi, constatando come anche ai colori corrisponda una sensibilità tattile – che il grigio solo così freddo potrebbe essere – ecco, allora capita di nuovo di sentirla, questa cosa qua di cui discutevamo.
Questo sentimento frustrato. Questa asfissia. Questa perdita di significato. Questo cerchio alla testa del quale non si viene a capo.
Sei smarrito dici? Già. Il pensiero e il sentire fanno dei giri strani qua dentro, come oggi, quando si parlava di tutta quella gente morta in mare.
Sì, lo so. Adesso hai quasi paura. Hai la bocca secca e ti pare quasi di avere in casa una crepa che debba essere per forza riparata. Vuoi ritrovare al più presto la strada, che il gioco non è più divertente, e in questa ristrettezza cupa pare vibrare solo un sentimento di tristezza.
Ma vieni allora, vieni, usciamo da qui, torniamo in strada.
Laggiù c’è un giapponese che scatta una foto; una bambina minuta che canticchiando salta una corda.

 

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*Questo post è stato pubblicato originariamente su Povera Ma Sexy – Postkarten aus Berlin, un progetto di Nora Cavaccini. Segui il progetto su Facebook.

Povera Ma Sexy – Postkarten aus Berlin è un “viaggio” fisico e letterario a Berlino. Un percorso che nasce dall’esperienza personale di chi scrive ma che, al tempo stesso, può rappresentare una via alternativa per scoprire la città. Per tutti coloro che, in un modo o nell’altro, ne subiscono il fascino. Berlinesi e non.

Ogni post è costituito da un breve un racconto. A ogni racconto è associata una mappa. Qui, cliccando sugli indicatori, comparirà una descrizione. Si tratta di informazioni “turistiche” che non mirano ad essere esaustive ma a collocare meglio il racconto nei luoghi che lo hanno ispirato.

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