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La Germania chiude le frontiere per il G7: Bolzano rischia una congestione di clandestini

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Photo by Sasha Y. Kimel

E’ notizia ufficiale: dal 26 maggio al 15 giugno 2015 la Germania intensificherà i controlli di frontiera in vista del G7 che si terrà a giugno in Baviera.

Una sospensione del patto di Schengen necessaria a scongiurare attacchi terroristici e “riot”, secondo il ministro dell’interno tedesco Karl Ernst Thomas de Maizière.
In un documento riservato dello scorso 14 aprile 2015, inviato dallo stesso al segretario Generale del Consiglio dell’Unione europea Uwe Corsepius, così si legge:

“Le impellenti necessità di misure di sicurezza in vista del G7 mi hanno indotto a ripristinare i controlli ai confini con la Germania nel periodo compreso fra il 26 maggio e il 15 giugno 2015”.

Lo spauracchio dunque non è solo ed esclusivamente il terrorismo di matrice islamica, ma anche e soprattutto l’internazionale nera: i Black Bloc provenienti da mezza Europa che con le loro azioni militari hanno recentemente ribaltato Milano e creato gravi disordini, anche lo scorso marzo a Francoforte, in occasione dell’inaugurazione della nuova sede della Banca Centrale Europea.
I controlli si concentreranno in particolare sul Brennero, asse che collega Verona ad Innsbruck e Monaco passando per la frontiera, prima austriaca poi tedesca.

La conseguenza meno chiacchierata, ma più preoccupante, di queste straordinarie misure di sicurezza, rischia di essere una congestione di immigrati nel bolzanese.
In che senso?

Forse non è cosa molto nota, ma proprio la direttrice del Brennero è la via di fuga prediletta dai clandestini provenienti dalle strutture d’accoglienza italiane che mirano a raggiungere il territorio teutonico.
Circa un centinaio di immigrati infatti, quasi sempre privi di documenti, si concentra ogni giorno alla stazione di Bolzano con il sogno di raggiungere Monaco. Forse sarebbe meglio chiamarlo obiettivo, dal momento che, in realtà, ciò si rivela effettivamente realizzabile.
Pare che in Italia le leggi sull’immigrazione siano attive se un clandestino decide di rimanere nello stilvale tricolore, molto meno invece se decide di abbandonare la penisola. Pochi controlli, quasi nessun inconveniente per chi varca i nostri confini nazionali.

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La frontiera italo-austriaca del Brennero, segnalata dal cippo di confine e da un cartello / © foto Llorenzi – opera propria

Insomma: con la chiusura delle frontiere imposta da Berlino, si verificherà senza ombra di dubbio un rimpatrio in massa di clandestini in territorio italiano. In altre parole: nel bolzanese si rischia un’emergenza.
Le forze dell’ordine sono perciò in allerta al fine di fronteggiare la crisi ormai certa, anche in vista di un’intensificazione dei controlli da parte dell’Austria.
Ed è per questo che il sindacato di Polizia chiede misure straordinarie per arginare il fenomeno:

“Fino ad oggi, il personale ha dovuto accontentarsi di soluzioni tampone non certo sufficienti a gestire l’emergenza che si verificherà nel giro di pochi giorni”.

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