Karneval der Kulturen 2015, il multikulti a Berlino
di Giulia Renard
“La piaga del genere umano è la paura e il rifiuto della diversità: il monoteismo, la monarchia, la monogamia e, nella nostra epoca, la monomedicina. La convinzione che ci sia un solo modo giusto per vivere, un solo modo giusto per regolare le questioni religiose, politiche, sessuali, mediche è la causa principale della più grande minaccia per l’uomo: i membri della sua stessa specie, decisi ad assicurare la sua salvezza, la sicurezza e la sanità mentale.
(Thomas Szasz)
Non condivido ciò che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo.
(Voltaire)
Una petizione svoltasi sul portale Change.org pare abbia aiutato a salvare il Karneval der Kulturen 2015, che aveva sostegno politico ma non un finanziamento. Le firme sono state cinquantamila.
Al momento il Karneval der Kulturen è più importante che mai per i berlinesi. Questo festival della diversità e della tolleranza è unico. La società a Berlino è multikulti ed un evento simile non dovrebbe essere in pericolo, proprio mentre migliaia di persone di estrema destra imperversano in tutta la Germania. Sono stati pubblicati anche due libri da autori tedeschi che spiegano come questa festa abbia contribuito a “fare cultura nuova” a Berlino e a mostrare come chi andasse a “mascherarsi, fosse in realtà integrato. La maschera permette di lasciare andare se stessi senza responsabilità ma anche impersonare l’altro, empatizzando e diventando parte di un tutto più grande.”
Quest’anno la street parade si svolgerà il fine settimana di Pentecoste, ovvero da oggi, 22 maggio a domenica 25 maggio 2015.
La sfilata dai mille colori culturali è viva dal 1996, nel quartiere di Kreuzberg, per volere del Werkstatt der Kulturen con l’appoggio politico ed economico del Senato di Berlino, al fine di offrire un momento di incontro e dialogo a circa 500.000 stranieri provenienti da 180 nazioni. All’inizio esistevano carnevali berlinesi basati su tradizioni carnevalesche classiche, ma questa nuova tipologia ha sbaragliato tutti gli altri. Nel corso degli anni è diventato un festival di strada immenso della durata di quattro giorni, al paragone dei grandi carnevali europei come quello di Londra a Notting Hill o quello di Rotterdam. Durante la Pentecoste del 2000 si sfiorarono già il milione di visitatori, e i partecipanti alle sfilate furono quasi quattromila.
La stampa locale e le emittenti nazionali sono sempre presenti sul posto, fino alla grande festa di chiusura.
Cortei che sfoggiano costumi, musica, performance teatrali da ogni luogo ridanno un nome alle comunità e fanno loro aprire le porte alla conoscenza reciproca. Quel vicino di casa di cui sai poco, ma che vive con te nella stessa città ha, in realtà, portato un mondo nella sua valigia.
Spesso le maggiori rappresentanze sono comunque tedesche, sudamericane e africane, meno turche, inaspettatamente rispetto alla alta incidenza di questa popolazione.
Il festival potrebbe pensarsi come una semplice “sfilata di costumi colorati”, invece è molto, molto di più. Un’occasione annuale per persone di tutte le età diverse, generi, estrazioni sociali e geografiche, per realizzare una utopia: conquistare la strada e renderla solo estro creativo in comunione di popoli. Superare le barriere mentali e guardarsi veramente, per la prima volta, riflessi nell’anima dei nostri antenati comuni. Racchiusa nella tradizione carnevalesca anche caraibica vi è la ri-vitalizzazione dello spazio urbano e la unione di artisti e gente di ogni tipo. Anche tramite la danza, scambio di messaggi tra popoli ed espressione dei sentimenti più profondi e diretti. Ricordiamoci che il Karneval der Kulturen non è il tempio dell’arte, né rappresenta i tentacoli burocratici e politici della cultura, ma è appunto un momento diretto tra le comunità della città. L’obiettivo finale è forse una parità di diritti ed un dialogo aperto e sincero.
L’evento ha punto nevralgico nella Bűcherplatz presso la Heilig-Kreuz-Kirche (chiesa della Passione di Kreuzberg, di confessione protestante) e si snoda lungo le vie vicine come Zossener strasse, spesso fino a Sűdstern e l’ultimo giorno Hermannplatz con la chiusura a Mehringdamm. Il programma come avrete capito è ricchissimo, associazioni, scuole, laboratori, gruppi di danza e musicali. Que riqo.
Programma
Straßenfest
Wann: 22. bis 25. Mai 2015
Wo: rund um den Blücherplatz
Offnungszeiten: Freitag von 16 bis 24 Uhr, Samstag und Sonntag von 11 bis 24 Uhr, Montag 11 bis 19 Uhr
Eintritt: frei
Straßenumzug
Wann: 24. Mai 2015
Start: Hermannplatz (gegen 12:30 Uhr)
Ende: Mehringdamm (gegen 21:00 Uhr)
Eintritt: frei
senza mai dimenticarsi della sottocultura http://www.cos4u.org/programm.html