La fine dell’eccezione tedesca: da gennaio le autostrade diventano a pagamento

Photo by Hannipic (PhotoArt Laatzen)
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Photo by Hannipic (PhotoArt Laatzen)

Come avevamo già anticipato qualche mese fa, a partire dal 1º gennaio 2016, le autostrade tedesche non saranno più gratuite.

Horst Seehofer, governatore bavarese e leader del partito CSU, lo schieramento cristiano sociale alleato con il partito di Angela Merkel, si era già detto non disposto a sottoscrivere nessun accordo di coalizione che non comprendesse il pagamento di un pedaggio da parte degli automobilisti stranieri. A suo modo di vedere si tratta di una questione di equità perché i guidatori tedeschi pagano dei pedaggi negli altri Paesi dell’Unione.

Gli automobilisti stranieri avranno a disposizione vignette con diversi tagli a seconda delle loro esigenze di percorrenza e a seconda delle emissioni prodotte dalla vettura. Si partirà da un minimo di 5€ ad un massimo di 15€ per dieci giorni, oppure da 16€ a 33€ per due mesi. L’importo annuale per gli stranieri non è ancora stato ufficializzato.

Per i tedeschi invece il costo annuale massimo sarà di 130€, che però vedranno diminuire la tassa di circolazione per una cifra corrispondente al costo della tassa per le autostrade. Tale scelta ha causato non poche polemiche: secondo alcuni, tramite questo escamotage sarebbero solo gli automobilisti stranieri a pagare la tassa e, se così fosse, si tratterebbe di discriminazione ai danni degli altri cittadini comunitari.

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Il vice commissario europeo per i trasporti, Violeta Bulc, ha detto che valuterà la legittimità della legge, già approvata dal Bundesrat, solo dopo la sua entrata in vigore ed ha azzardato l’ipotesi dell’introduzione di un pedaggio a livello europeo che consenta l’utilizzo di tutte le autostrade della Comunità, favorendo in tal modo gli spostamenti e facilitando le modalità di pagamento.

I più penalizzati dall’introduzione del nuovo pedaggio tedesco saranno ovviamente i cittadini delle nazioni confinanti con la Germania, come l’Olanda ed i Paesi scandinavi, anche perché, a differenza di quanto si pensava inizialmente, esso colpirà anche le strade federali ordinarie.

Alexander Dobrindt, ministro dei trasporti, stima delle entrate nette nelle casse dello stato pari a 500 milioni di euro all’anno che verranno utilizzati anche per migliorare le infrastrutture del Paese. Tuttavia all’interno dell’Adac, l’Automobilclub tedesco, i pareri sui guadagni sembrano essere contrastanti e a Dobrindt si rimprovera di non aver considerato i costi per la realizzazione degli impianti e conseguentemente la possibilità che il primo anno il bilancio vada persino in negativo.