Alexanderplatz: una scultura per la libertà di parola
Alcuni attivisti e membri del partito dei Verdi hanno svelato, nella giornata di ieri ad Alexanderplatz, una statua dedicata a Edward Snowden, Julian Assange e Chelsea Manning, considerati eroi mondiali, perché capaci di aver rivelato segreti dell’Intelligence Americana e inglese, tra i quali programmi di sorveglianza di massa, documenti diplomatici statunitensi ed informazioni riservate.
Le statue sono state realizzate dallo scultore italiano Davide Dormino, e sono state intitolate “Anything to say“ e rappresenta la libertà di parola con tre statue a grandezza naturale dei tre attivisti, posizionati su di una sedia, con l’aggiunta di una sedia libera, sulla quale i visitatori e i curiosi (come anche lo stesso sculture) sono saliti per fare delle fotografie.
Un gesto semplice, quello di salire in piedi su una sedia. La sedia e’ un elemento di uso quotidiano, confortevole, e spesso si sà che quando si sta “comodi” non ci si evolve molto. E’ l’azione che fa crescere: quando si ha il coraggio di voler sapere la verità, il segreto è uscire dalla propria zona di confort
Come si evince dal sito di Dormino, “Anything to say” è anche e soprattutto un progetto di arte pubblica per la libertà, che vede coinvolo, oltre all’artista italiano, anche l’autore e giornalista anglo-americano Charles Glass.
Il progetto sta riscuotendo un certo successo un certo successo in tutta Europa, il suo viaggio è cominciato da Berlino, in Alexanderplatz e successivamente si sposterà a Dresda il 1°giugno fino a settembre. Sono in corso le trattative con Parigi, la Svizzera, la Barkeley University California e la città di Perugia per Novembre 2015.