Piantare un albero per salvare la Terra
di Emanuela Barbiroglio
Il 22 aprile 1970, su iniziativa del senatore democratico Gaylord Anton Nelson, venne organizzata la prima Giornata mondiale della Terra, con una marcia di protesta contro il degrado ambientale.
Da quarantacinque anni continua a celebrarsi.
Poteva mancare all’appello la verdissima Berlino?
Per l’occasione, la fondazione Friedensbaum ha organizzato un grande evento simbolico: precisamente alle 10:10 di domani verrà piantato un albero della pace nel parco di Lietzensee, a Charlottenburg.
Friedensbaum è un gruppo di persone in giro per il mondo alla scoperta delle tradizioni locali. Il loro scopo è raccogliere un unico messaggio di pace, partecipando alle cerimonie degli indigeni e ascoltando le storie di tutti.
Il fondatore dell’associazione, Matthias Walter, crede fermamente che in questo modo sarà possibile, non solo ottenere preziose conoscenze, ma anche raggiungere una comunione d’intenti: «Vogliamo associarci all’appello globale delle etnie, impegnarci ora per la Madre Terra, ripristinare la salute del Pianeta per farlo tornare “verde”».
Viaggiare amplia il nostro orizzonte e ci mette nelle condizioni di una profonda conversione: chi ha preso parte ai rituali delle popolazioni visitate ha sperimentato una specie di magia.
Nel cortometraggio “I mamos e gli aberi della pace” viene raccontato l’incontro con gli Arhuacos, una delle quattro tribù della Sierra Nevada di Santa Marta in Colombia. Durante i riti sacri, i mamo (così si chiamano i loro sciamani) vengono a contatto con l’origine della creazione e in quel momento si fanno tramite del messaggio che la natura manda agli uomini.
Ci si può credere o meno, ma l’idea di fondo è coinvolgente. Secondo questa visione, piantare alberi rafforzerebbe il legame fra tutte le creature, e in questo modo la natura farebbe pace con l’uomo.
Tutti sono invitati a partecipare, perciò fatevi avanti e provate.
Inoltre, il pomeriggio seguente sarà proiettato il documentario al Movimiento Kino di Kreuzberg.
“Se prendiamo qualcosa dalla Terra, dovremmo darle indietro qualcos’altro”, recita un antico detto indiano.