Oggi è il “Tag des Deutschen Bieres”, il giorno della birra tedesca e immaginiamo non ci sia necessità di spiegare il perché la birra sia così importante da queste parti. Se l’Italia ha una forte cultura vinicola, la Germania ce l’ha del luppolo, dell’orzo, dell’acqua e del lievito lavorati e fermentati. Il “Tag des Deutschen Bieres” è stato istituito nel 1994, al fine di commerare il Reinheitsgebot, ovvero il promulgamento della legge istituita il 23 aprile 1516, atta a regolamentare la purezza, la produzione e la vendita della birra in Bavaria.
Tale legge è stata, però, molto criticata nel corso dei secoli e lo è tutt’ora, questo perché a causa delle sue ferree restrizioni, molte delle birre che potrebbero essere commerciate non passano l’esame e di queste solo una limitata gamma viene venduta, insieme ad una ancora minore di birre regionali.
Un aneddoto interessante, collocato dopo la riunificazione della Germania nel 1990, narra di una vicenda legata ad un ex birrificio di un monastero nel Brandeburgo, al quale venne intimato di sospendere la produzione della propria birra che era, con tutta probabilità, ancora più antica del Reinheitsgebot stesso. Il prodotto venne commerciato lo stesso sotto concessione, a patto di togliere la parola birra dall’etichetta. Venne chiamata Schwarzer Abt, abate nero.
Ad ogni modo, nonostante le varie discordie e lamentele, il 23 aprile resta da molti anni il giorno della birra tedesca e noi vi rimandiamo dunque ad un nostro precedente articolo, attraverso il quale vi avevamo mostrato, attraverso i consigli sapienti del Biersommelier Markus Raupach, cinque interessanti micro-birrifici a Berlino.