– Contenuto promosso da nestpick –
Ci troviamo nel quartier generale di nestpick a Berlino, e qui si respira un’aria tutta internazionale. Basti pensare che, dati alla mano, il 90% dell’intero organico nella startup è rappresentato da non-tedeschi. Di questi, più di un terzo (circa il 37%) è composto da italiani, per lo più giovani freschi di laurea. Sono una grossa fetta tra i tanti connazionali, scappati dalla crisi in cui l’Italia si è ritrovata immersa negli ultimi anni, virando in direzione Berlino in cerca di opportunità di lavoro. Stesso discorso va fatto per altri paesi europei, più o meno affetti dalla stessa criticità: Francia e Spagna, ad esempio, sono altamente rappresentate nella startup con numeri simili.
Un altro aspetto su cui vale la pena soffermarsi, riguarda la crescita di nestpick. Infatti, la startup ha allargato il suo staff con numeri impressionanti e in un limitatissimo lasso di tempo. Era la fine del 2014 quando una decina di persone lavoravano qui, nella sede di Berlino. Ad oggi, 135 persone camminano ogni giorno su e giù per i corridoi di nestpick. E questo trend, non ha nessuna intenzione di arrestarsi.
L’aria che si respira è ben diversa da quella di un’azienda
Gli spazi, dove i dipendenti occupano le giornate, sono solitamente aperti e condivisi. In questo modo, si rende più facile la circolazione delle idee, e si aumenta la possibilità di dar vita a nuove strategie. Lavorare in una startup può risultare esaltante, perché non segue le regole di come siamo soliti pensare in riferimento ad un’azienda. Qui l’età non è parte determinante nella selezione delle persone e, anzi, vengono messi in discussione molti dei cardini comuni agli ambienti lavorativi tradizionali. Anche se ogni dipartimento deve sempre far fede al proprio capo – il cosiddetto “team leader” – il tutto avviene in un ambiente rilassato, aperto alla discussione e fortemente positivo.
Se diamo poi uno sguardo alla ‘Guida’, che viene rilasciata ad ogni nuovo dipendente il suo primo giorno di lavoro, la predisposizione ad un ambiente accogliente viene esaltata già dalle prime righe. Il Dress Code? “Non esiste. Qui diamo la possibilità di vestirvi in modo comodo, ma anche appropriato. Sentitevi liberi di lavorare con un abbigliamento adeguato alla stagione in corso”.
“I want you guys to be as comfortable as possible here.” – Fabian Dudek. For this reason, we have given you a lot of freedom to be yourself (within reason of course)
Parte un programma per i nuovi stagisti
Le posizioni ancora aperte, suddivise nei vari dipartimenti, sono molte e variegate. Si passa da quelli più vicini al marketing – Offline, Online, Performance and Social Media – a quelli più a contatto con affittuari e proprietari – Sales, Lead Generation, Happiness Team e Photography. Ma poi ci sono i ragazzi di PR e SEO, i Graphic Designers, chi si occupa di IT, quelli di Content e ovviamente la squadra di HR. Ad ogni modo, la lista non finisce di certo qui.
nestpick è al momento in cerca di alcune figure professionali, da quelle più manageriali fino agli stagisti da formare su ogni dipartimento. A riguardo, è appena partito un nuovo programma di formazione che interessa tutti i ragazzi in stage: dura 12 settimane ed è pensato per farvi capire che cosa, per davvero, può significare metter su una startup. Nel dettaglio, mentre passerete il 95% del tempo a lavorare per il dipartimento scelto, il rimanente 5% sarà dedicato ad approfondire quelle linee guida teoriche e le esperienze pratiche, che riguardano tutti gli aspetti legati al funzionamento delle startup. Far crescere e gestire un’azienda non è cosa da tutti i giorni. Il senso di questo programma è quello di darvi i mezzi necessari per riuscire a farlo.
Nel caso state pensando di mandare il vostro CV, la lista completa delle posizioni aperte la potete trovare cliccando su ‘Join Our Team’, direttamente dalla home page del sito. Da lì, si aprirà una nuova pagina dove poter applicare per la posizione più vicina ai vostri studi e/o esperienze lavorative.
I ragazzi del dipartimento di Risorse Umane sono stati messi lì apposta per dare una mano, assicurandosi che funzioni tutto dentro la sede di nestpick. Sebastian Naef ha 23 anni, ed è di Appenzello, cittadina della Svizzera. Dopo una triennale in Psicologia, inizia a lavorare per l’Esercito, dove ottiene la carica di Ufficiale. Segue un po’ di esperienza come stagista per una piccola società di consulenza locale, dove si occupa di Risorse Umane. Dopo lo stage, inizia a guardarsi intorno, spinto dallo scoprire il mondo delle startup. Finisce per fare domanda a nestpick, dove diventa responsabile del dipartimento di Risorse Umane.
“Cerchiamo ragazzi che vogliano mettersi in gioco. L’ambiente in cui le startup sono inserite al momento non è sempre dei più chiari. Dall’esterno, quello che si percepisce è generalmente del gran caos”, spiega Sebastian. “Chiunque farà parte della famiglia nestpick proverà a fare in modo che questa situazione cambi”.
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