Eclissi, una cartolina da Prenzlauer Berg
Oggi non ci sono metafore da cercare, significati che rimandano ad altri significati. Si verifica invece un fatto di natura meramente astronomica, benché nondimeno misterioso: la luna transiterà tra la terra e il sole.
Cosa questo comporti di preciso lo si può capire meglio su questi dépliant informativi qua, dove assieme a parole lunghe e complesse come Sonnenfinsternisse, vi sono anche disegnini molto chiari del cono d’ombra che si andrà formando quando la luna comincerà ad entrare nel disco solare. Quindi, le immagini di come apparirà il sole durante l’eclissi.
Alle ore nove, davanti ai giardini del Planetarium, c’è già un certo fermento.
I tedeschi hanno per certe cose un grande senso comunitario ed è girato un passaparola che coinvolge un po’ tutti: famiglie, bambini, universitari, anziani, giovani adolescenti con una birra in mano, volontari, ma… entspannen Sie ein bisschen, rilassatevi un po’.
Lo spettacolo deve ancora cominciare.
È una bellissima giornata e per tutti sembra già primavera.
Lo sa anche quel ragazzino che non fa che ridere all’aria e mostrare così la sua finestrella tra i denti. Nel frattempo, accerchiato come accade in certi mercati rionali, o a una liquidazione di vestiti, sta un uomo che vende appositi occhialetti. Tutti ne vogliono uno.
Non si è fatto che ripetere che non lo si può mica guardare così, il sole. Non puoi piantargli gli occhi addosso come su una bella donna. Ci vuole discrezione, e apposite protezioni. E allora smolla quest’occhiale, danne uno anche a noi, ed eccoci, come in un drive in, con questi cosi che paiono di carta stagnola, con lastre e vetrini, tutti a guardare in cielo la stella e il satellite che in una danza lenta si vanno sovrapponendo.
Ci mettiamo anche in fila e, ordinati e civili come quando si vuole entrare in Club al sabato sera, eccoci qui a prendere il posto per ficcare l’occhio nei telescopi. E da quel foro ci appare ora vicinissimo, un sole che sembra una luna disegnata nei manga giapponesi, un astro stilizzato, scarabocchiato da un bambino, mentre intanto a poco a poco scende una luce pallida e vitrea, cruda, che implacabilmente ci ricorda cosa significhi vivere senza.
Alle ore 10 e 47 l’eclissi raggiunge il suo culmine e fa quasi freddo.
Si sta in un silenzio che sembra il pezzo di un silenzio più grande laggiù, da qualche parte nel cielo. Non ci sono orologi, non c’è la mania del domani e del dopodomani, ma solo questo momento muto e schietto, fermo, quasi senza nulla dentro.
Verrebbe voglia di dargli un significato. Ma sarebbe un po’ come voler attribuire un senso a Dio o chiedersi perché il mare è così profondo.
E intanto lassù, già di nuovo qualcosa si muove; e passa.
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*Questo post è stato pubblicato originariamente su Povera Ma Sexy – Postkarten aus Berlin, un progetto di Nora Cavaccini. Segui il progetto su Facebook.
Povera Ma Sexy – Postkarten aus Berlin è un “viaggio” fisico e letterario a Berlino. Un percorso che nasce dall’esperienza personale di chi scrive ma che, al tempo stesso, può rappresentare una via alternativa per scoprire la città. Per tutti coloro che, in un modo o nell’altro, ne subiscono il fascino. Berlinesi e non.
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