di Giovanni Semenzato
Allerta gentrificazione al Mauerpark. Il parco pubblico di Prenzlauer Berg, amatissimo da berlinesi e turisti che qui trascorrono le loro domeniche di sole, potrebbe infatti diventare vittima di un progetto edilizio di dimensioni colossali.
Sulla superficie del parco, infatti, un investitore minaccia di costruire circa 700 appartamenti. Un progetto di cementificazione cui gruppi cittadini impegnati nella gestione si oppongono da tempo con iniziative. Le loro voci, tuttavia, sembrano destinate a rimanere inascoltate.
Il progetto di costruzione – presentato ufficialmente nel febbraio di quest’anno – riguarda un’area che si estende attorno al parco per una superficie di circa 3,5 ettari. La costruzione di 708 appartamenti, un asilo e una piazza per i condomini, premiata dal favore del consiglio comunale, è stata affidata al gruppo di sviluppatori immobiliari Groth che ha previsto un investimento di circa 150 milioni di euro.
Per cercare di evitare il contrasto con la cittadinanza, che lamenta il drastico aumento degli affitti nella Hauptstadt negli ultimi anni, il gruppo Groth ha stabilito un prezzo d’affitto di 6,50 euro al metro quadrato e di 8,50 euro per gli appartamenti senza sovvenzioni. Inoltre, il prospetto prevede che alcuni appartamenti siano destinati agli studenti a prezzi ancora più vantaggiosi.
Queste premesse hanno incontrato un particolare favore tra i politici: il Senato di Berlino, infatti, aveva annunciato nel giro di quest’anno di voler avviare la costruzione di 40.000 nuovi appartamenti per far fronte all’aumento dei prezzi dell’affitto e alla carenza di spazi abitativi.
In questa direzione va anche la risposta di Carten Spalleck (CDU) alle iniziative del gruppo cittadino gli “Amici di Mauerpark”, che combatte contro la cementificazione del parco. Spalleck sostiene in una lettera aperta che la città ha urgente bisogno di nuovi appartamenti , questo allo scopo di combattere il generale aumento degli affitti.
Tra i principali responsabili di tale difficile situazione il politico indica proprio il Senato cittadino, colpevole a suo dire di non aver gestito a dovere le possibilità di sviluppo edilizio nella città. Secondo Spalleck, infatti, un simile problema di spazio non può che risolversi nella vendita di appezzamenti comunali.
È prevedibile dunque che le iniziative dei gruppi cittadini, che pur si protraggono da lungo tempo, non avranno gioco facile nell’opporsi all’intesa instauratasi tra rappresentanti del consiglio e imprenditori. Tuttavia si dice ottimista il rappresentante della fondazione “Welt-Bürger-Park“, Heiner Funken. La maggioranza del consiglio comunale favorevole alla costruzione sarebbe, secondo lui, «piccola e fragile». Una petizione dei cittadini, continua Funken in un intervista a rbb, potrebbe aprire una nuova discussione politica riguardo al progetto.
La critiche della cittadinanza sono rivolte alla costruzione massiva, e principalmente alla natura stessa del progetto, avviato in una zona ritenuta non edificabile. «Non c’è alcun diritto di costruzione» ha ribadito Alexander Puell degli “Amici di Mauerpark” intervistato dal Berliner Zeitung «si vuole dare l’impressione che tutto sia già conforme a regolamento».
Le iniziative cittadine non sembrano aver però sortito particolare influsso in merito a una rinegoziazione del progetto, il cui avviamento è previsto già per la seconda metà del 2015.