Venduta per 36 milioni di euro la Dragoner-Areal. Altro famoso club di Berlino destinato a fare i bagagli.

Dragoner-Areal
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Dragoner-Areal photo
Photo by Prokura

di Mirea Cartabbia

Continua l’avanzata inesorabile del cosiddetto “clubsterben“, neologismo molto popolare nella capitale tedesca in questi tempi, che indica letteralmente “la morte dei club”. La vittima questa volta pare essere il noto club Gretchen, situato a due passi dalla U-Bahn di Mehringdamm, dietro al Finanzamt di Kreuzberg.

Il terreno attorno al club, facente parte della Dragoner-Areal, è stato comprato per 36 milioni di euro dalla società Dra­go­ner Höfe di Vienna, di cui è anche socio Arne Piep­gras, investitore che possiede già lo Stattbad Wedding. I progetti degli investitori prevedono di dare un nuovo volto alla zona costruendo nuove abitazioni, atelier e un museo dedicato al pittore George Grosz.

Ad essere indispettiti dalla notizia non sono solo gli amanti della vita notturna, ma anche alcuni politici della sinistra cittadina che contestano la forte speculazione edilizia, affermando che il progetto della municipalità di Berlino per l’area sarebbe stato si di costruire una nuova area residenziale, ma con appartamenti da affittare a prezzi controllati.

Mentre la città trasforma il suo volto sempre più velocemente, la “morte” dei club storici è simbolo per tanti di una perdita, di una Berlino “povera ma sexy” che non ci sarà più.