Mary Poppins, Rossellini e il nuovo cinema ecuadoriano nel programma del cinema Arsenal
di Giovanni Semenzato
La programmazione di fine mese del cinema Arsenal si preannuncia assai ricca. Ecco una breve presentazione del luogo seguita da alcuni appuntamenti di interesse nelle prossime settimane.
Il cinema Arsenal ha una caratteristica particolare. Esso si trova al centro di Berlino, nel mezzo del traffico rombante di Potsdamer Platz, nel via vai di gente che attraversa e riattraversa le larghe strade circostanti la piazza, nel cuore di un edificio ambitissimo dai visitatori quale il Sony Center. Eppure, nonostante questa centralità, il cinema assume una posizione come defilata (non dirò “di nicchia”): oltre le porte girevoli neanche troppo in vista sulla facciata esterna del Sony Center, con insegne poco adatte a indicarne la presenza, in ombra accanto al gigantesco Cine Star che domina il piazzale con fontana all’interno della struttura.
Questa riservatezza, l’atmosfera ovattata del cortile interno nel seminterrato, la discrezione delle due sale di proiezione che il cinema ospita, possono essere caratteristiche significative per lo spettatore che desidera un’esperienza intensa e meditativa del cinema (il quale resta pur sempre anche un luogo di ritrovo).
Il cinema Arsenal offre ogni mese un calendario ricco di appuntamenti, mantenendo generalmente tra le due e le tre proiezioni giornaliere. La programmazione comprende film da tutto il mondo, con un’attenzione particolare alle scene cinematografiche emergenti. Le proiezioni sono in lingua originale accompagnata da sottotitoli per lo più in tedesco, talvolta anche in inglese.
Dalle più recenti produzioni ai classici del cinema americano ed europeo, il programma si articola in diverse categorie.
Nelle prossime settimane saranno in proiezione per il ciclo “Magical History Tour”, dedicato ai classici del cinema di tutto il mondo, film che hanno in comune la realizzazione attraverso la tecnica del Cinescope. Questa tecnica, in uso tra gli anni ’50 e ’70, permette una proiezione orizzontale a largo campo visivo. Ma niente paura, non serve essere tecnici del cinema per apprezzare film quali il capolavoro di Woody Allen “Manhattan”, il Colossal di produzione britannica “Lawrence d’Arabia” o “Viaggio in Italia” di Rossellini!
Per quanto riguarda il cinema contemporaneo, l’ Arsenal è promotore delle più recenti produzioni cinematografiche di diversi paesi. Particolare evidenza viene data alla scena cinematografica di paesi in cui fare cinema è un’impresa gravosa, viste le ristrettezze del budget cui si somma la notevole difficoltà nel diffondere le pellicole a un vasto pubblico.
Inoltre in questo tipo di rassegne, che hanno luogo in genere una volta al mese, vengono organizzati dibattiti prima o/e dopo la proiezione. Non di rado può capitare di trovarsi a indirizzare le proprie domande e a dibattere con l’autore stesso, presente in sala alla proiezione!
In corso nelle prossime due settimane è un ciclo di film del più recente cinema ecuadoriano. Il piccolo paese a Nord-ovest del Sudamerica, confinante con Colombia e Perù, ha visto recentemente una serie di misure di sostegno economico del cinema. L’effetto sortito è stato l’avvento di una stabile ed effervescente produzione cinematografica, già insignita di numerosi premi internazionali.
Diverse sono le modalità di espressione in cui sono realizzati i film di questa rassegna, dalla diretta prospettiva dell’autore (El grill de César, Ruta de luna), al Triller (Quito 2023). Oggetto della narrazione può essere l’immediata realtà sociale (“No roberás a menos que sea necesario”, “Mejor no hablar de ciertas cosas”) così come i più recenti avvenimenti della storia dell’Ecuador (“Con mi corazón en Yambo” ). L’affinità tra i film si deve in primo luogo a un comune background di collaborazione con artisti, scrittori e musicisti, il cui contributo resta significativo.
Di particolare interesse inoltre è la proiezione di classici per bambini, che ha luogo generalmente alle ore 16.00 di domenica. Di fatto, la magia di racconti senza confini che l’intimità della sala rievoca in maniera coinvolgente, non conosce differenze di età. Non sono importanti i dati anagrafici per godere di questi film veramente originali, soltanto la disposizione a lasciarsi guidare da colori, musica e avventura.
Tra le proposte del ciclo, il musical senza tempo Mary Poppins, l’avventuroso “20 000 leghe sotto i mari” e “Il mago di Oz”, musical risalente al 1939 (cui appartiene anche il famoso pezzo “Somewhere over the rainbow”) davvero incantevole per la bizzarria di costumi e paesaggi e per il frizzante spirito narrativo.