L’utilità dell’errore, un convegno alla Goethe Universität

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Bannerino_FrancoforteL’errore è sicuramente un grande tema dei nostri giorni. Non è soltanto un argomento di discussione intellettuale, ma problematizza radicalmente le stesse modalità con cui se ne discute, le modalità con cui si affronta la ricerca di una verità. Se da un lato l’errore apre uno spazio di potenzialità produttiva e creativa rispetto all’accettazione di una verità stabile, dall’altro rischia di condurre a un errare senza meta in cui il pericolo di perdersi si fa sempre più forte.

Per partecipare al dibattito internazionale su queste complesse questioni, la Goethe-Universität ospiterà il 2 e 3 febbraio un interessante convegno dal titolo Irren ist menschlich. Das produktive Potenzial des Fehlers in Literatur, Philosophie und Psychoanalyse / Errare è umano. Il potenziale produttivo dell’errore in letteratura, filosofia e psicoanalisi (qui la locandina con il programma), organizzato dal dr. Francesco Giusti (borsista post-dottorato del DAAD) e dalla prof.ssa Christine Ott (docente di letteratura italiana nell’ateneo francofortese). Come il titolo bilingue suggerisce, il convegno vede la partecipazione di importanti studiosi e di giovani ricercatori italiani e tedeschi: Rocco Ronchi, Daniele Poccia, Stefano Versace, Tilmann Habermas, Achim Geisenhanslüke, Johanna Gropper, Lena Schönwälder, Raphael Fahz e Katja Priebe.

Da diverse prospettive disciplinari, che spaziano dalla filosofia e dalla psicoanalisi agli studi letterari e linguistici, si affronterà il tema dell’errore con l’idea che solo in un’ottica seriamente interdisciplinare o multidisciplinare si possa riflettere su un problema che coinvolge le stesse pratiche del nostro sapere. Il convegno è stato reso possibile grazie al sostegno dell’Institut für Romanische Sprachen und Literaturen, dei Freunde und Förderer der Goethe-Universität e della Frankfurter Stiftung für Deutsch-Italienische Studien.

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