Il planetario Zeiss di Berlino: “Ed entrammo a riveder le stelle”
Lo Zeiss-Großplanetarium Berlin in Prenzlauer Allee, attualmente nella fase ultima dei lavori di ammodernamento, dal 1 giugno 2013 è diretto da Tim Florian Horn, che vanta un’esperienza lavorativa in diversi planetari di tutto il mondo e studi di produzione multimediale e Astronomia.
Dall’aprile 2014, il planetario è chiuso al pubblico per una ristrutturazione che lo renderà il più moderno “teatro stellare” in Europa. Una ristrutturazione resa possibile dai fondi speciali dello Stato Federale di Berlino e da quelli del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale.
La prima pietra per la costruzione del planetario fu posata dal Prof. Dr. Dieter B. Herrmann nel 1985. Fin dall’anno precedente, i decisori politici dell’epoca avevano grandi idee per l’area intorno a Danziger Straße, dove dal 1873 al 1981 si era prodotto il gas per la città di Berlino: un parco socialista, grattacieli residenziali, un centro culturale con ristoranti e un planetario. Nasce così il l’Ernst-Thälmann-Park.
E così fu anche costruito e inaugurato nell’ottobre 1987, in occasione della ricorrenza dei 750 anni di Berlino, il planetario. Ma con la Caduta del Muro, a soli due anni di distanza dall’apertura e con gli stravolgimenti socio-politici che ne hanno fatto seguito, importanti cambiamenti e incertezze hanno colpito lo Zeiss-Großplanetarium: i visitatori e il personale si sono ridotti a un terzo.
La volontà di tenerlo in vita e di riconquistare l’interesse del pubblico sono stati più forti di qualunque mutamento esterno. Dal 1987 al 2004, quasi 3 milioni di persone hanno visitato il planetario, che nel 2012 ha festeggiato il suo 25° anniversario.
Il cuore del planetario è sempre stato lo Zeiss Cosmorama, il proiettore al centro della sala di 23 metri di diametro, e 292 posti a sedere, prodotto dall’industria ottica Carl Zeiss di Jena.
Il Cosmorama ha avuto la capacità di proiettare oltre 9.200 stelle e ritrarre i movimenti del cielo e dei pianeti, attirando ogni anno 90.000 visitatori.
I lavori di ristrutturazione sono in corso da ormai quasi un anno e un motivo c’è, perché i cambiamenti saranno molti e toccheranno tutti i livelli: “Tutto il lavoro è diretto verso l’obiettivo di fornire una migliore rappresentazione delle meraviglie dell’universo e ampliare la definizione di planetario a quello di un teatro della scienza – spiegano dalla cupola di Prenzlauer Allee 80 – Il nostro planetario ibrido combinerà un nuovo proiettore con una proiezione digitale in alta definizione fulldome, stabilendo una nuova serie di standard a livello europeo in materia di tecnologia e di contenuti.”
Il Cosmorama [@ Karsten Behrens (Karsten3000) on Wikimedia Commons / CC BY-SA 3.0]
Senza dimenticare la sala cinematografica da 160 posti, in cui vengono proiettati film di fantascienza, il nuovo planetario offrirà un’esperienza mai offerta prima d’ora grazie alle nuove tecnologie e contestualizzerà la relazione tra temi più ampi rispetto al contenuto del programma, aprendo lo spazio esperienziale della cupola ad una vasta gamma di discipline scientifiche: medicina, biologia, geologia, storia della tecnologia, fisica e chimica, solo per citarne alcuni.