Il primo museo di (veri) corpi umani sta per aprire a Berlino
Corpi umani privati della pelle e “plastificati”, che mostrano i loro organi interni agli spettatori. C’è chi ne apprezza l’intento scientifico e divulgativo; chi li definisce “zombie”.
È dal 1996 che la mostra di corpi umani preservati dall’anatomista Gunther von Hagens, “Körperwelten” (o “Body Worlds”), gira il mondo e tutta la Germania, suscitando polemiche ad ogni apertura.
Il museo dei corpi
A partire dal 2015 l’esibizione troverà una collocazione stabile a Berlino, nella celebre Alexanderplatz, dove si trasformerà in un museo permanente.
Durante i suoi tour, la controversa mostra ha spesso riscontrato critiche a causa dei modi in cui i corpi vengono posizionati, ad esempio intenti a giocare a carte o in posizioni erotiche.
I corpi sono imbalsamati attraverso un processo ideato da von Hagens e chiamato “plastinazione”, che sostituisce l’acqua, il grasso e i liquidi corporei con materiali solidi come resina e plastica.
Contro l’opinione pubblica
L’opposizione di parte dell’opinione pubblica non ha frenato von Hagens nel perseguimento del suo progetto: il museo, composto da 20 corpi interi e 200 parti del corpo più piccole, tra cui tutti gli organi, dovrebbe essere inaugurata a febbraio.
A settembre 2014, quando von Hagens chiese il permesso di istituire una mostra permanente ai piedi della Fernsehturm, le autorità rifiutarono di accordarglielo. Secondo le leggi tedesche sulla sepoltura, infatti, è vietata l’esposizione pubblica dei cadaveri e l’anatomista avrebbe avuto bisogno di un permesso speciale per il suo progetto.
Ma a dispetto delle critiche di politici, urbanisti e funzionari della chiesa, la corte di Berlino ha successivamente stabilito che Gunther von Hagens potrà aprire il suo museo. Che, oggi, è in fase di allestimento.