Berlino alternativaGuida GermaniaL'altra Berlino

Il Risiko, il leggendario club di Berlino tempio di Nick Cave e Blixa Bargeld

David Bowie, Iggy Pop, Depeche Mode… vi abbiamo già raccontato delle grandi icone del rock che hanno vissuto un periodo della propria vita personale e artistica a Berlino. Tra questi, non poteva certo mancare Nick Cave con i suoi The Birthday Party, che della capitale tedesca fecero la propria città dal 1982 fino allo scioglimento l’anno successivo.

Nick Cave, Rowland S. Howard, Mick Harvey e Tracey Pew nel 1980 lasciarono l’attitudine australiana per le grandi visioni della scena rock londinese, ma Londra deluse le loro aspettative: i pregiudizi british li misero nella gabbia degli outsider e così i quattro si spostarono a Berlino Ovest.


Heroes
Roger Woolman, CC BY 3.0 , via Wikimedia Commons
Leggi anche:
“Heroes”: il brano di David Bowie sulla Berlino del Muro

 


Nella città ancora divisa, che lo accolse a braccia aperte nella sua anima frenetica, anarchica e davvero creativa, Nick Cave conobbe Blixa Bargeld, del gruppo tedesco Einstürzende Neubauten, con il quale iniziò una collaborazione che sfociò nei Bad Seeds, insieme a Mick Harvey, nel 1983 (Blixa lasciò i Bad Seed nel 2003 perché “il tempo non bastava per un matrimonio e due band“).

Blixa Bargeld. No machine-readable author provided. Alex Ex assumed (based on copyright claims)., CC BY-SA 3.0 , via Wikimedia Commons

Ma non siamo qui per raccontarvi la storia di Nick Cave & The Bad Seeds, anche se di loro il grande regista tedesco Wim Wenders racconta che “Calava il silenzio quando entravano da qualche parte, erano davvero grandi, la cosa più grande di Berlino“. Il loro arrivo in città cambiò ogni cosa, dalla moda, al modo in cui comportarsi e parlare e, d’improvviso, tutti portavano capelli e scarpe a punta.

Nick Cave è il nostro punto di partenza per raccontare la storia di un club leggendario di West-Berlin durante il dark degli anni’80: il Risiko. Cave viveva principalmente a Kreuzberg e frequentava locali come lo Dschungel (letteralmente “la Giungla”, il club citato da Bowie in “Where Are We Now?” nel verso “Sitting in the jungle“) e l’Ex’n’Pop. Ma il miglior luogo d’incontro per quelli come lui, il bar che più frequentava e amava, dove si sentiva circondato da persone che la pensavano nella sua stessa maniera e dove Blixa Bargeld lavora come barista, era il Risiko.

Il Risiko Bar aveva la sua sede al 48 di YorckstraßeSchöneberg, a pochi passai da Hauptstraße, dove vivevano Bowie e Iggy Pop. Dalla sua ultima notte sono già trascorsi 28 anni. Era un “tempio dell’iniquità”, dove le persone si aggiravano imbottite di alcool e droga fino al pomeriggio successivo: negli anni’ 80, Berlino era sveglia 24 ore su 24 e molti club non chiudevano mai.

Nina Hagen e The Gun Club erano parte dei clienti più affezionati, insieme a molti disadattati e narratori creativi: una folle miscela inclassificabile di persone che differenziava il Risiko da qualunque altro bar al mondo. Dal 1981 era stata una Kneipe, ma quando Blixa Bargeld fece il suo ingresso, la scena punk prese piede: musicisti e artisti performativi approfittarono delle due piccole stanze, senza inibizioni né concessione.

Il bar restò chiuso per un breve periodo, ma dopo l’apertura divenne definitivamente il tempio che è poi stato per meno di un decennio. Non una serata di chiusura, bisognava dare tutto e bisognava farlo con velocità, fino allo sfinimento. Il programma era sempre lo stesso, spesso spinto da slogan come “Drei Tage wach” (“Sveglio per tre giorni”) o “Wasted German Youth” (“Gioventù tedesca sprecata”).

Il Risiko era affollato, le persone stipate al limite della sua capienza. Fin dalle prime ore della sera, la droga aveva già trasformato chiunque vi entrasse, mentre un buttafuori faceva il minimo necessario per tenere sotto controllo la situazione. La reputazione del locale raggiunse in men che non si dica Londra e New York, tanto che gli Swans, mentre trascorrevano un mese a Berlino, nel 1984, si bevvero un migliaio di marchi al bancone del Risiko e tentarono invano di tenere un concerto al suo interno.

Chiunque avesse una certa fama e si trovasse a Berlino, trascorreva le proprie serata al Risiko: oltre ai già citati, ricordiamo Christiane F., Wim Wenders, Bela B., Jeffrey Lee Pierce. Ma per coloro che c’erano, e che sono ancora in vita, è difficile ricordare molto: le droghe hanno impedito che si potessero costruire grandi ricordi.

Questo video di Schueppel Films ci regala immagini rubate all’ingresso dell’ultima mattina del Risiko, prima della sua chiusura definitiva nel 1986. Girato con una videocamera super8, e sulle note di una versione demo e non finita di “Lost in Music” di Anita Lane & Mick Harvey, sul finale mostra Nick Cave e Nikki Sudden salire le scale di un altro club, subito dopo l’addio al Risiko.

In un’intervista, Mark Reeder della MFS Records, ha descritto gli spazi un tempo occupati dal Risiko così: “Prima erano un tempio e poi furono un tempio di altro genere“. Si, perché da tempio del rock e dell’esistenzialismo, i locali di Yorckstraße 48 furono poi occupati da una moschea. Oggi appartengono a un’agenzia di viaggi specializzata in biglietti ferroviari, ma la leggenda continua a vivere.

Il palazzo di Yorckstrasse 47-48, che ospitava il leggendario Risiko, ogg è patrimonio culturale | © Beek100 (Wikimedia Commons) / CC BY-SA 3.0
Il palazzo di Yorckstr. che ospitava il Risiko, oggi è patrimonio culturale | © Beek100 (Wikimedia Commons) / CC BY-SA 3.0

Articoli Correlati

Pulsante per tornare all'inizio