Blockupy festival, 4 giorni di protesta e festa per aiutare il trasloco della BCE
Francoforte – Il trasloco dela BCE nel nuovo grattacielo è cominciato qualche settimana fa e sarà ultimato solo a gennaio. Tuttavia, senza aspettare tanto, la Blockupy-Bündnis ha organizzato un “festival” di protesta proprio questa settimana. Per quattro giorni, da giovedì a domenica, si susseguiranno iniziative con la partecipazione di attivisti da tutta la Germania e dal resto d’Europa.
La ragione dell’anticipo dell’evento di Blockupy rispetto all’effettivo trasloco della Banca Europea è da ricercarsi nel fatto che, forse non inaspettatamente, i lavori della BCE sono in netto ritardo. In teoria il festival avrebbe dovuto verificarsi in contemporanea con l’ufficiale inaugurazione del grattacielo, ma quest’ultima è stata rimandata all’ultimo appena alcuni mesi fa. D’altronde l’intero cantiere dell’edificio è stato costellato da ritardi e improvviso aumento dei costi.
Il motto è #talk #dance #act – Runter vom Balkon! e il programma prevede tutto quanto annunciato: seminari, assemblee, azioni e anche una festa finale. Sabato pomeriggio è stata chiamata una manifestazione alle ore 14 alla Paulsplatz, un modo per ribadire che con la BCE anche Blockupy è pronta a traslocare nelle strade e “aiutare” i burocrati europei. Gli organizzatori si aspettano qualche migliaio di persone, ma non certo i numeri delle grandi manifestazioni dell’anno scorso e dell’anno precedente. Per concludere poi, la sera dello stesso giorno, è in programma una festa al Klapperfeld.
La Blockupy Bündnis esiste ormai da tre anni e riunisce diverse realtà, francofortesi e non, il cui obiettivo è cotruire consenso intorno a una politica europea solidale, contro l’austerità e le attuali direttive che dalla UE arrivano ai singoli stati membri. In particolare ad ogni piè sospinto ribadisce la solidarietà con i paesi del sud Europa che, con la crisi, sono stati costretti ad applicare politiche di austerità che non sembrano garantire una via d’uscita positiva dal pantano economico in cui sono sprofondati.
Con tutti i suoi limiti Blockupy ha sicuramente un pregio, quello di provare a proporre, almeno sulla carta, una visione europea alternativa. Da un lato non schiacciata sulle strutture esistenti, ma nemmeno ripiegata su nazionalismi e statalismi che sanno di passato. Per Francoforte la presenza della Banca Europea è sicuramente una risorsa in molti sensi, ovviamente porta attenzione e soldi alla città, ma dall’altro in maniera un po’ tortuosa potrebbe anche permetterle di essere un centro di cultura europea secondo le sue diverse declinazioni. Blockupy prova a fare questo sotto il segno della contestazione, una strada già percorsa dalla città nei decenni passati e che rappresenta forse il culmine della cultura francofortese.
[ale.gra]
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