Blockupy dentro il cantiere della BCE contro l’austerità
Francoforte – Dopo una lunghissima serie di giornate grige e uggiose sabato ci regala finalmente un’altra giornata di sole. Non fa caldo, ma la luce è un sollievo che probabilmente ha contribuito non poco a convincere le quasi tremila persone che hanno deciso di partecipare alla manifestazione di Blockupy che ha simbolicamente aiutato la BCE a trasferisi nel nuovo grattacielo a Ostend. Blockupy è la sigla che riunisce diversi gruppi di attivisti provenienti da tutta Europa e che si occupa di creare una piattaforma “comune” per i movimenti sociali che si battono contro la crisi e le politiche d’austerità imposte dall’Unione Europea ai paesi membri.
Doveva essere il giorno dell’inaugurazione della nuova sede dell’istituzione presieduta da Mario Draghi, ma ritardi e crescita dei costi hanno obbligato le autorità a rimandare al 2015 la data fatidica. Poco male, la manifestazione di Blockupy era già fissata da tempo, inaugurazione o no, gli organizzatori hanno deciso di farla comunque, anche perchè a partecipare oltre ai Francofortesi e altri provenienti dal resto della Germania, non mancavano gruppi giunti dall’estero (tra cui anche una componente italiana).
La manifestazione è stato solo il momento finale di una quattro giorni consumata soprattutto tra seminari e workshop dedicati all’Europa, all’immigrazione, alla crisi e a come costruire un Unione diversa, dal basso e democratica.
Il corteo, partito dalla Paulsplatz alle 14 è proseguito attraversando il quartiere di Ostend fino a giungere alla meta finale, il nuovo grattacielo che, scintillante, si erge sulla riva del Meno. L’atmosfera è tranquilla, forse a causa del sole, addirittura festosa. Quando i manifesanti giungono a destinazione il camion con gli altoparlanti che guida li guida annucia con gioia lo scioglimento, ma passano pochi minuti e diverse persone si lanciano sulle esili recinzioni del cantiere del grattacielo, le scavalcano e riescono ad arrivare proprio all’entrata. In un attimo la polizia interviene cercando proteggere le recinzioni ma ormai è tardi, la frittata è fatta: uno striscione di Blockupy contro l’austerità viene immortalato proprio all’entrata di quello che è il centro della politica economica europea.
Circa un centinaio di persone riescono a passare, le altre vengono respinte dalla polizia. Un po’ di spintoni, un po’ di peperoncino ma nulla di particolarmente violento. Palloncini pieni di vernice imbrattano le vetrate intonse del palazzo.
Non dura tanto prima che la polizia intervenga nuovamente e anche quelli che hanno raggiunto l’entrata dell’edificio scappino indietro a raggiunere i manifestanti del corteo. Gli organizzatori sono felici: è chiaro che non tutti sono d’accordo con le politiche dell’austerità, anche a Francoforte, nel cuore della finanza europea. Ovviamente sarà stato solo un lampo, quasi una allucinazione: prima ancora che la folla si disperda è già arrivata l’impresa di pulizie pronta a restituire il grattacielo alla riflettente limpidezza che gli è propria.
Poco importa, prossimo appuntamento a marzo per l’inaugurazione ufficiale.
[ale.gra]
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