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Berlino senza Est né Ovest: oggi il 75% dei berlinesi la considera una cosa sola

© b r e n t / CC BY 2.0
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Venticinque anni non sempre bastano, quando ci sono di mezzo gli ostacoli della storia e decenni di divisioni. Oggi Berlino non si può ancora definire una città completamente riunificata, almeno nella percezione dei suoi abitanti.

Secondo un sondaggio commissionato dal Berliner Morgenpost e da RBB-Abendschau, infatti, soltanto il 75% dei cittadini dichiara di non percepire più distinzioni tra la zona orientale e quella occidentale, fino al 1989 divise dal passaggio del Muro e da due ordinamenti politici diversi.

Nutrite sacche di “resistenza” permangono ancora, benché siano sempre più esigue. Oggi il 17% dei berlinesi dei quartieri orientali sente di vivere ancora a Berlino Est, mentre la stessa sensazione è condivisa alla rovescia dal 21% degli occidentali intervistati.

Giovani senza barriere

Maggiore unità è percepita ovviamente tra i giovani di età compresa tra i 18 e i 29 anni: tra loro che sono cresciuti in una città senza barriere, 4 su 5 oggi non percepiscono alcuna differenza tra Est e Ovest.

Differenze notevoli sono state registrate invece in altre fasce d’età, con il 33% dei 45-59enni dell’ex Berlino Ovest che vedono ancora l’Est come un’entità distante e, per certi versi, differente.

Lo aveva detto in settimana anche David Barenboim, figlio del direttore d’orchestra Daniel, che vive sul viale simbolo di City West, il Kurfürstendamm:  «Quando passo il ponte di Warschauer Straße, mi sembra di entrare in una città completamente diversa».

Interessanti anche le risposte alla domanda “La caduta del Muro ha portato più vantaggi o svantaggi?”: il 57% si è espresso positivamente, il 23% ha dichiarato che danni e benefici si sarebbero controbilanciati e un sorprendente 15% ha invece affermato di preferire la città come era un tempo: divisa.

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