L’eredità di Gramsci: celebrato a Berlino il filosofo italiano

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di Alessandro Brogani

Cosa lega Ghilarza, un piccolo paesino nella provincia di Oristano, a Berlino? Uno dei più grandi intellettuali e filosofi italiani, ovvero Antonio Gramsci. Si è tenuta infatti lo scorso fine settimana, prima presso il locale Oblomov di Kreuzkölln poi presso la scuola di lingue “Pirandello” di Friedrichshain, la lettura di “La tua eredità”, un articolo scritto dal pensatore sardo per l’organo del partito socialista l’Avanti, nel maggio del 1918.

Come ha ben spiegato la direttrice della casa museo di Gramsci della piccola cittadina sarda, la dott.ssa Alessandra Marchi, il filosofo italiano è attuale più che mai, soprattutto fuori dai confini italiani. È uno degli autori più studiati non solo in tutto il sud America, soprattutto dalla classe politica brasiliana e venezuelana, ma anche da Paesi islamici quali l’Egitto e presso i salafiti siriani.

Il concetto moderno di società è stato ben delineato nei suoi scritti che sono stati oggetto numerose volte di attenzione tanto da parte di movimenti politici di “sinistra”, quanto da quelli di “destra”, come è avvenuto ad esempio in Francia. “È un autore controverso e complesso che ha spesso dato luogo ad interpretazioni fuorvianti da parte di quanti si sentivano e si sentono, per svariate ragioni, perseguitati politici. È un paladino di ideali di libertà e come tale suscita interesse e provoca discussioni, oggi più che mai”, mi conferma la ricercatrice Marchi.

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È vero, suscita forti emozioni ancora oggi, a quasi 100 anni di distanza, sentire recitare quel testo da parte di una brava attrice sarda, Clara Murtas, accompagnata al violoncello in questa performance dalla giovane compositrice, per l’occasione anche autrice delle musiche, Stella Veloce. Le due interpreti tengono ferma l’attenzione dei numerosi giovani presenti all’evento e non lasciano spazio alcuno ad un possibile calo di tensione negli ascoltatori.

Venti minuti di riflessione profonda sulla società dei primi anni del secolo scorso, una società che allora come oggi aveva ed ha bisogno di punti di riferimento forti per non cedere al nichilismo dell’omologazione. E’ un appello-esortazione quello di Gramsci, fatto a quanti leggevano le colonne del giornale, a perseguire il valore fondante della libertà attraverso l’atto di volontà fermo, necessario a conquistarla.

Occorre partecipare nell’ambito sociale attraverso l’associazione e l’organizzazione. La consapevolezza di se stessi quali soggetti agenti attivi nell’ambito sociale dona agli individui una forma di libertà che, altrimenti, per censo e classe sociale gli sarebbe negata. Un esempio attualissimo al giorno d’oggi, in particolare in Italia dove molta polemica è sorta per le battaglie fra il Governo e le parti sociali (i sindacati in testa).

Comunque la si pensi il filosofo italiano rimane un’eredità per il pensiero contemporaneo internazionale ed è un peccato che, tranne poche eccezioni, sia poco valorizzato in patria e lo sia molto di più all’estero, come dicevamo prima.

Meritevole risulta quindi quest’iniziativa del Sardisches Kulturzentrum Berlin per far conoscere soprattutto ai più giovani un autore probabilmente a loro noto più per il brano Odio gli indifferenti, tratto dal libro “La città futura”, letto durante uno degli ultimi festival di Sanremo dai comici Luca e Paolo. In futuro, secondo quanto mi conferma la stessa signora Murtas ci saranno nuove iniziative che tenderanno a coinvolgere i giovani (e “diversamente giovani” come me) qui a Berlino, forse anche in collaborazione con l’Istituto italiano di cultura. Speriamo ce ne mettano prontamente a conoscenza per potervelo questa volta preannunciare.

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