100 anni di Goethe Universität, storia di una delle università più importanti di Germania

Foto © ArcCan/ Wikimedia Commons / CC BY-SA 3.0 / remixed by Il Mitte
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In occasione del centesimo anniversario della fondazione dell’ateneo francofortese pubblichiamo una breve storia dell’università divisa in due puntate. La seconda parte sarà online dopodomani, giorno de.

 

Bannerino_Francofortedi Ruggiero Gorgoglione

Il 16 ottobre ricorre il centenario della fondazione dell’Universitá di Francoforte sul Meno, dedicata al piú famoso dei suoi figli. Con i suoi 46.000 studenti – nuovo record di immatricolazioni proprio in questo semestre invernale 2014 – , 650 professori, 16 Facoltá, 170 percorsi di studio, la Goethe Universität è sicuramente una delle università più importanti della Germania. Oggi, 14 Ottobre alle ore 21:00, su ARD andrà in onda uno speciale sui 100 anni della Goethe Universität. Abbiamo deciso di ripercorrere questa storia in due puntate, oggi ci occuperemo degli eventi dal 1914 agli anni Cinquanta. Dopodomani, 16 ottobre ripercorreremo il periodo che va dagli anni Sessanta ai nostri giorni.

Nell’ottobre 1914, quando i venti di guerra soffiano giá poderosi in Europa, Francoforte sul Meno riusciva ad aprire la propria universitá grazie al decreto regio del Keiser Wihelm II. I principali protagonisti di questa impresa furono l’allora sindaco di Francoforte Franz Adickens e l’imprenditore mecenate Franz Merton. Quest’alleanza intellettuale tra politica e borghesia è un elemento significativo. Il desiderio di Adickens era di promuovere una fioritura culturale e scientifica, che corrispondesse alla crescita industriale della città. In Merton, fondatore della Metallgesellschaft, Adickens trovò il mecenate per il suo progetto. I due pionieri riuscirono a vincere le resistenze degli ufficiali prussiani – contrari al progetto – e fondarono una Stiftung universität; ossia una fondazione universitaria che dipendeva finanziariamente da donazioni private. Il primo anno furono immatricolati 650 studenti, di cui ben 100 donne – quota piuttosto alta per i tempi in questione. Particolare di non poco conto, il Keiser non poté presenziare alla cerimonia di apertura, prevista per il 18 ottobre, a causa dello scoppio della Grande Guerra o Prima Guerra Mondiale.

Gli anni 20 furono caratterizzati da difficoltà economiche ma anche da importanti eventi per la storia delle scienze. Nel 1919 si trasferì a Francoforte il celebre fisico e matematico Max Born, premio Nobel in Fisica nel 1954; Nel 1922, Otto Stern e Walther Gerlach condussero, presso l’istituto di Fisica della Goethe Universität, un importantissimo esperimento per la storia della meccanica quantistica, noto appunto come esperimento di Stern-Gerlach.

Il 1924 è un anno fondamentale per la Goethe Universität ma anche per la storia della Filosofia, della Sociologia e della Psicologia, dell’Economia. La fondazione del commerciante di grano e mecenate Hermann Weil, su iniziativa di suo figlio Alex, stanzia una considerevole somma per la costituzione dell´istituto di ricerca sociale, che diverrà famoso in tutto il mondo con il nome di Frankfurter Schule – la scuola di Francoforte. Casa di intellettuali del calibro di Theodor W. Adorno, Max Horkheimer, Herbert Marcuse, Eric Fromm, Friedrich Pollock, Leo Löwenthal e il tuttora vivente Jürgen Habermas. Particolare di non poco conto, la maggior parte degli studiosi dell’istituto erano ebrei tedeschi, così come anche la stessa famiglia Weil.

L’avvento al potere di Hitler ebbe conseguenze drammatiche per la Goethe Universität; contraddistinta fin dalla sua fondazione da cosmopolitismo e libertá di ricerca, l’università sul Meno fu letteralmente sconvolta dal processo di nazificazione delle istituzioni. Ben un terzo del personale docente fu licenziato per motivi razziali; l’istituto di ricerca sociale fu immediatamente chiuso e i suoi ricercatori furono costretti a un duro esilio. Alcuni studenti presero anche parte ai vergognosi roghi di libri proibiti, che decretarono per certi versi la morte dello spirito della Goethe Universität. Ufficialmente l’università continuò ad esistere sotto le insegne naziste, de facto si trattava di ben altra istituzione.

Il ricordo della vocazione liberale e cosmopolita della Goethe Universität degli anni Venti, ne fece quasi subito un simbolo della rinascita sociale, culturale e politica di una città devastata dalle bombe. L’università di Francoforte fu una delle prime istituzioni ad avere il permesso di riprendere le proprie attività. Già il 1 Febbraio del 1946, quando la Germania e Francoforte erano ancora zona sotto il protettorato statunitense, l’università riapri i battenti e ripresero le lezioni.

La scuola di Francoforte.
La scuola di Francoforte. Foto © dontworry/ Wikimedia Commons / CC BY-SA 3.0

Al fine di voltare pagina in maniera radicale il sindaco e il rettore di Francoforte chiesero a Felix Weil e Max Horkheimer di riaprire l’istituto di ricerca sociale. Dopo alcune titubanze la Frankfurter Schule tornó a casa e riapri ufficialmente nel 1951. Altri due elementi sono degni di nota: nel 1953 la Goethe Universität cambio statuto, passando da Stiftung Universität a Landuniversität (universitá statale). L’altro evento importante è l’assegnazione all´architetto Ferdinand Kramer, esponente del funzionalismo, del progetto dell’allora nuovo Campus Bockenheim (Sul significato politico e culturale di questa scelta si veda il nostro pezzo sulla storia del Philosophicum).

Inizia così il dopoguerra, con uno spirito di ricostruzione che non solo rilancerà l’istituto ma, di fatto, lo porterà al suo massimo splendore facendo di Francoforte di nuovo una delle capitali della cultura occidentale.

 Fine prima parte.

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