Ohlauer Straße, c’è l’accordo tra quartiere e rifugiati: possono restare

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Un momento degli scontri tra dimostranti e polizia [© mw238 / CC BY-SA 2.0]

Alla fine, l’accordo è stato trovato. Nella notte tra mercoledì e giovedì, le autorità di polizia e i rifugiati della Gerhart-Hauptmann-Schule hanno sancito la fine di un braccio di ferro durato oltre nove giorni.

A “vincere” sono stati i 40 occupanti rimasti nella scuola di Kreuzberg, per la maggior parte persone in cerca di asilo politico provenienti da paesi africani. A loro sarà concesso di continuare a vivere nell’edificio, che verrà parzialmente ristrutturato.

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Un segno di solidarietà ai rifugiati [© mw238 / CC BY-SA 2.0]

Le ultime 72 ore sono state particolarmente calde: la polizia aveva transennato la via di accesso alla scuola, Ohlauer Straße, attirando le ire di forze politiche e attivisti, recatisi sul posto per manifestare il loro disappunto. Le proteste sono viaggiate anche via Twitter in Germania, dove l’hashtag #Ohlauer è entrate tra i top trend.

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Uno dei cartelli di protesta in Ohlauer Straße [© mw238 / CC BY-SA 2.0]

Tutto era iniziato lo scorso 26 giugno, quando il partito dei Verdi, che amministra il distretto di Friedrichhsain-Kreuzberg, aveva dato mandato di sgomberare una vecchia scuola che era stata occupata per 18 mesi da un gruppo di circa 200 rifugiati.

Quaranta occupanti si erano però rifiutati di lasciare la struttura, temendo per la propria incolumità e per quella dei loro beni personali. L’intera azione di polizia è risultata affrettata e poco trasparente, dando vita ad un braccio di ferro e trasformando l’intera area di Kreuzberg in un campo di battaglia.

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I manifestanti a pochi passi alla Gerhart-Hauptmann-Schule [© mw238 / CC BY-SA 2.0]

Il presidio militarizzato è stato però smantellato nella giornata di ieri, dopo che autorità e rifugiati hanno trovato un accordo sulle modalità di permanenza nella struttura, grazie anche all’intervento di Hans-Christian Ströbele, 75 anni, il veterano dei Verdi locali.

Ai 40 occupanti sarà dato un badge che verrà controllato all’entrata e all’uscita dalla Gerhart-Hauptmann-Schule, per evitare nuovi ingressi. Le stanze e i servizi saranno parzialmente ristrutturati affinché diventino agibili, mentre la polizia ha garantito che non avvierà processi legali nei confronti degli occupanti, almeno finché resteranno nella scuola.

L’intera operazione di polizia, durata appunto nove giorni, ha coinvolto 1700 poliziotti totali ed è costata l’iperbolica cifra di 5 milioni di euro, hanno riferito fonti internet all’arma alla BILD.