Berlino, un italiano a processo per sfruttamento della prostituzione
Lui trentacinquenne italiano, con i proventi dell’Hartz IV e una Mercedes 500. Lei ventenne polacca, costretta (da lui) a prostituirsi giorno e notte lungo la Kurfürstenstraße, a Schöneberg.
È cominciato martedì al tribunale di Berlino il processo che vede imputato l’italiano Giuseppe A., accusato di sfruttamento della prostituzione ai danni di una ragazza proveniente dalla Polonia.
L’italiano è nel mirino perché avrebbe condotto la giovane «con la forza e l’astuzia» nella capitale tedesca, costringendola – anche percuotendola e minacciandola con una pistola – a vendere il suo corpo.
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I soldi guadagnati, fino a 200 euro al giorno, sarebbero stati usati da Giuseppe per acquistare una lussuosa Mercedes ed integrare il suo stipendio di barista. «Ero troppo spaventata per denunciarlo prima», ha ammesso la ragazza, che ha segnalato la situazione soltanto dopo un anno e mezzo.
Ora l’imputato rischia una pena pluriennale da scontare in carcere. La sentenza definitiva è prevista per il 15 luglio, riporta BZ.
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