Tempelhof, il futuro si decide domenica: che ne sarà del parco?
Parallelamente alle votazioni per le elezioni europee, il prossimo 25 maggio 2014 gli elettori berlinesi sono chiamati ad esprimere la propria preferenza in un referendum che deciderà le sorti di Tempelhof, il vecchio aeroporto cittadino che dal 2009 è stato convertito in un parco.
In particolare, il voto sancirà l’approvazione (o lo stop definitivo) ad un grande progetto immobiliare che prevede la conversione di parte della cintura esterna del parco in un nuovo quartiere residenziale, che dovrebbe ospitare anche una nuova grande biblioteca pubblica e una fermata della metropolitana (tutti i dettagli).
L’associazione 100% Tempelhofer Feld, nelle prime settimane del 2014, ha avviato una raccolta firme conclusasi positivamente soltanto al fotofinish per indire il referendum popolare che si terrà proprio questo fine settimana.
Per i rappresentanti dell’organizzazione, che dal piccolo centro di coordinamento di Neukölln ha avviato numerose iniziative in tutta la città, si è già trattato di un grande successo: il coinvolgimento della cittadinanza su una scelta così importante riguardante lo sviluppo urbano rappresenta un evento importante nella storia della capitale tedesca.
Vincere il referendum e fermare il progetto immobiliare, tuttavia, non sarà facile: servono infatti 630.000 “sì”, un numero imponente, considerato che alle ultime elezioni politiche locali il partito vincitore (la SPD) aveva totalizzato solo 420.000 preferenze.
Gli esponenti di 100% Tempelhofer Feld non sono totalmente contrari allo sviluppo dell’area: ad esempio, l’organizzazione sostiene la riconversione degli spazi di coordinamento del vecchio aeroporto che, al momento, vengono utilizzati soltanto parzialmente. «Ci piacerebbe che venissero sviluppati e utilizzati come strutture per i bambini o per ospitare progetti collegati alla comunità locale», ha detto una portavoce.
A sostenere il progetto è invece Michael Müller, il senatore per lo sviluppo urbano di Berlino: «Quello che vogliamo creare è un quartiere a prezzi calmierati, che sia attraente e vivibile», ha spiegato al Tagesspiegel. «Tutti dovranno potersi permettere un affitto nell’area, anche coloro che vivono grazie ai sussidi statali o che appartengono alle fasce di reddito più basse».
Promesse (elettorali) a parte, il progetto del nuovo quartiere non piace soprattutto agli attuali residenti, che perderebbero improvvisamente una sezione consistente del parco che, oggi, costituisce uno dei panorami più riconoscibili della città e il punto di riferimento del quartiere.
La Berliner Zeitung ha scritto una pratica guida al voto che spiega come interpretare la scheda del referendum. Soltanto i tedeschi possono partecipare al voto di domenica.