Il dopo-Tempelhof: spazio per nuova biblioteca cercasi
Un voto netto, deciso, importante. Domenica 25 maggio Berlino, Tempelhof, ha dato un segnale forte all’amministrazione della città, che ora dovrà rivedere dalle fondamenta i propri piani immobiliari.
Tra i progetti saltati in seguito all’esito del referendum, oltre ai numerosi edifici residenziali pianificati che ora dovranno trovare una nuova collocazione (e non sarà facile), c’è quello della Zentral und Landesbibliothek, la biblioteca che sarebbe dovuta diventare il fiore all’occhiello del nuovo quartiere di Tempelhof.
L’unica certezza, al momento, è che la costruzione della nuova sede della ZLB sarà rimandata a data da destinarsi, dato che il processo di identificazione e analisi delle possibili alternative sul territorio cittadino potrebbe richiedere anche alcuni anni.
Per i Verdi, la soluzione più semplice sarebbe quella di ospitare la biblioteca dentro l’edificio dell’ex aeroporto, lungo 1,1 chilometri e rimasto in gran parte non utilizzato nel corso degli ultimi anni. La proposta ricorda quella avanzata dall’Architekturbüro Günther GmBH per il bando ufficiale della città, poi scartata al momento della decisione.
La costruzione di una nuova biblioteca è necessaria e impellente, a prescindere dal risultato del referendum. Gli edifici attuali (Blücherplatz 1, 10961) sono carenti in termini di spazi e strutture e devono essere liberati con una certa urgenza.
In alternativa a Tempelhof, ad ospitare la nuova biblioteca potrebbe essere il vecchio Centro Congressi Internazionale (ICC), per cui l’architetto Jürgen Engel aveva già elaborato in passato un interessante progetto di riconversione.
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