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Ora il Funkhaus di Berlino vuole rinascere in crowdfunding

[© Ornella Orlandini]
La Saal 1 del Funkhaus [© Ornella Orlandini]

«Gli esseri umani sono fatti per il 97 per cento di cultura; quando la cultura si impoverisce, le nostre stesse vite sono impoverite».

È con questa premessa che Antony Hequet, «poeta, compositore e ribelle» ha lanciato una grande campagna di crowdfunding per aiutare il Funkhaus, l’ex stazione radio della DDR a Berlino che oggi ospita studi di registrazione e atelier di artisti.

Situato in Nalepastraße, nel quartiere di Oberschöneweide, il Funkhaus è una delle gemme nascoste di Berlino: un luogo dall’acustica magica, utilizzato per le proprie registrazioni da artisti del calibro di Black Eyed Peas, Sting, Die Ärzte e Pet Shop Boys.

Eppure, nonostante i nomi altisonanti, gran parte del Funkhaus giace inutilizzato. La struttura si anima pochi weekend l’anno, quando gli studi degli artisti aprono le loro porte al pubblico, dando vita ad un evento eccezionale.

Nel periodo che rimane, l’enorme edificio in mattoni rossi affacciato sulla Sprea assiste al passaggio di pochi affezionati, oltre ovviamente a coloro che qui lavorano o producono quotidianamente, nell’ambito dell’arte o della musica.

[© Ornella Orlandini]
Sulla destra, Antony Hequet [© Ornella Orlandini]

Il Funkhaus è il più grande studio di registrazione del mondo. Costruito nel 1955 per ospitare la principale stazione radio della Germania Est, fu abbandonato dopo la caduta del muro. Al suo interno trovano spazio diversi studi, insieme a tre spaziose (e bellissime) hall in grado di ospitare intere orchestre.

«Le proprietà acustiche e le vibrazioni funky di questo posto non si possono descrivere a parole», scrive Hequet nella pagina di lancio della campagna. «Sorprendentemente, questi spazi sono usati raramente e restano vuoti».

C’è solo un modo per risolvere questo problema: coinvolgere attivamente le persone. Così, questa campagna di crowdfunding lanciata sulla piattaforma italiana Musicraiser (obiettivo: 25.000 euro), vuole attirare artisti e musicisti all’interno del Funkhaus, per farlo tornare definitivamente in vita.

Ovviamente, c’è spazio anche per i mecenati, o per chi volesse effettuare una donazione libera e indipendente nel nome dell’arte e di uno dei luoghi più affascinanti (e trascurati) di Berlino. Per tutti i dettagli, ecco la pagina ufficiale della campagna di crowdfunding.

Intanto, potete andare alla scoperta del Funkhaus con Antony Hequet:

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