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Berlino, sopravvissuti alla Concordia soffrono di disturbi psicologici

Herbert Greszuk, berlinese di 64 anni, è uno dei sopravvissuti al naufragio della Costa Concordia, avvenuto il 13 gennaio 2012. Oggi, a distanza di oltre due anni, ancora non riesce a dormire: nella mente, le terribili immagini del disastro che costò la vita a 32 persone.

Insieme all’amico Jörg Schulten, Greszuk ha ora avviato una duplice causa per chiedere il risarcimento dei danni subiti a livello psicologico, nei confronti di un’agenzia di viaggi di Berlino e della compagnia americana Carnival Corporation & plc., proprietaria di Costa Crociere.

Che danni ha provocato la Costa Concordia

Gli avvocati sono al lavoro per cercare una risoluzione consensuale tra le parti. Schulten e Greszuk chiedono un indennizzo di 63.000 e 50.000 euro per colmare “il dolore” e “la sofferenza psicologia” inflitti loro dall’incidente avvenuto nelle acque dell’Isola del Giglio, in Toscana.

I querelanti avevano rifiutato il risarcimento proposto da Costa Crociere di 11mila euro per ogni passeggero. Herbert Greszuk lamenta disturbi psichici e sofferenze legate all’ansia: senza pillole, dormire è diventato impossibile. Per questa ragione, l’uomo valuta il danno molto di più.


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Gli uomini sono assistiti dall’avvocato Hans Reinhardt, che promette battaglia: se le proposte non saranno accettate, perorerà la causa dei propri clienti in tribunale.

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