Povera ma Sexy – “Park Inn”
di Nora Cavaccini*
Chi me lo ha fatto fare?
Facevo prima a prenotare una stanza, piuttosto, e a godermi la vista di Alexanderplatz senza rischiare nulla, magari sorseggiando un caffè di prima mattina.
E intanto l’ascensore sale, dio quanto sale. 125 metri, mi hanno detto.
Che la città te la ritrovi tutta davanti, enorme, giù fino a Zehlendorf, come fosse una promessa da cogliere. È talmente bella che viene voglia di abbracciarla, e non capisco se è lei che apre gli occhi su di me oppure il contrario.
Mi imbracano.
Mike, cazzo. Con le sue fisime assurde… ti sentirai liberato, mettiti alla prova, sarà un’esperienza bellissima, fai vedere a quella stronza che non sei un codardo….
Menate. Non dimostro forse tutti i giorni il mio coraggio? C’era bisogno di fare un volo giù da un grattacielo? E se muoio? Non ho ancora finito di realizzarmi, non avranno pietà di me… E intanto sono già qua. Con gli uomini piccoli giù nel fondo della piazza, ancora più insignificanti.
Eppure mi sembra adesso di volergli un gran bene, ora che sono appeso a un filo e mi porto appresso questa corda come fosse un cordone ombelicale.
Bist du bereit? No. No, che non sono pronto. Anzi sai cosa? ho cambiato idea… io non lo faccio, io non salto, io me ne torno a casa, io… cado.
E d’un tratto si dischiude in una vertigine la vita.
Fino a qui, tutto bene.
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* Questo post è stato pubblicato originariamente su Povera Ma Sexy – Postkarten aus Berlin, un progetto di Nora Cavaccini. Segui il progetto su Facebook.
Povera Ma Sexy – Postkarten aus Berlin è un “viaggio” fisico e letterario. Un percorso che nasce dall’esperienza personale di chi scrive ma che, al tempo stesso, può rappresentare una via alternativa per scoprire la città. Per tutti coloro che, in un modo o nell’altro, ne subiscono il fascino. Berlinesi e non.
Ogni post è costituito da un breve un racconto. A ogni racconto è associata una mappa. Qui, cliccando sugli indicatori, comparirà una descrizione. Si tratta di informazioni “turistiche” che non mirano ad essere esaustive ma a collocare meglio il racconto nei luoghi che lo hanno ispirato.