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Povera ma Sexy – “Sampietrini”

[© Ted and Jen on Flickr / CC BY 2.0]
Ted and Jen on Flickr / CC BY 2.0]
di Nora Cavaccini

I sampietrini sono per me quei sassi che da Piazza Esedra conducono giù per via Nazionale, fino al Vittoriano, oppure al Colosseo.
Sono sassi su cui il motorino sobbalza e un tacco si incastra.
Elogiati e bestemmiati, nei secula seculorum, sono i sassi di Roma mia bella.
Cammino.
Un postino mi sfreccia davanti con la sua bici gialla e imbocca la Schwedter Straße.
Cammino.
Ho la testa rivolta alla mia città lontana.
Cammino.
Metto i piedi nelle foglie d’autunno di questo viale alberato.
Cammino.
Conficcato in terra, spaiato, come una pietra qualunque insolitamente luccicante sta un sampietrino.
Maledetto destino che per questo sembrano essere fatti questi sassi, per inciampare.
E allora inciampo, ma in una storia che nulla ha a che fare con Cesare tantomeno con San Pietro.
Riguarda piuttosto un uomo che si chiamava Fritz Seidel e che Hier wohnte: abitò qui.
Il sampietrino marca una casa e nella casa visse un uomo di nome Fritz e quell’uomo morì a Sachsenhausen.
C’è un nome e c’è una data, dove la vita comincia e finisce, una semplice cosa.
Sosto.
Non mi aspettavo questa pausa e l’atmosfera che si fa insopportabile, estranea e imprescindibile.
Riprendo a camminare.
Intanto, altrove, una donna frivola e bella, con tacchi esageratamente alti, prende una storta in via del Governo Vecchio e impreca.

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* Questo post è stato pubblicato originariamente su Povera Ma Sexy – Postkarten aus Berlin, un progetto di Nora Cavaccini. Segui il progetto su Facebook.

Povera Ma Sexy – Postkarten aus Berlin è un “viaggio” fisico e letterario. Un percorso che nasce dall’esperienza personale di chi scrive ma che, al tempo stesso, può rappresentare una via alternativa per scoprire la città. Per tutti coloro che, in un modo o nell’altro, ne subiscono il fascino. Berlinesi e non.

Ogni post è costituito da un breve un racconto. A ogni racconto è associata una mappa. Qui, cliccando sugli indicatori, comparirà una descrizione. Si tratta di informazioni “turistiche” che non mirano ad essere esaustive ma a collocare meglio il racconto nei luoghi che lo hanno ispirato.

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