Berlino, il campo profughi lascia Oranienplatz dopo un anno e mezzo

[© Lars Zimmermann on Flickr / CC BY 2.0]
Una delle baracche del campo di Oranienplatz [© Lars Zimmermann on Flickr / CC BY 2.0]
[© Lars Zimmermann on Flickr / CC BY 2.0], profughi
Uno degli ingressi del campo di Oranienplatz [© Lars Zimmermann on Flickr / CC BY 2.0]

Con decorrenza a partire da oggi, il Senato di Berlino ha offerto ufficialmente ospitalità ai circa 260 profughi – tra cui molti provenienti da Lampedusa – che da circa un anno e mezzo vivono all’interno di un campo di protesta installato ad Oranienplatz, nel cuore di Kreuzberg.

I dialoghi tra il Senatore per l’integrazione Dilek Kolat e gli occupanti hanno avuto successo, scrive oggi il Tagesspiegel. Tuttavia, secondo la Berliner Zeitung, restano ancora diversi punti oscuri: non tutti gli occupanti di Oranienplatz riconoscerebbero la validità del documento e dei suoi firmatari, e molti di loro non ne sono nemmeno al corrente.

Tra le tende e le capanne di Oranienplatz serpeggia lo scetticismo, anche perché Berlino non avrebbe ancora chiarito dove pensa di ospitare i rifugiati, visto che le strutture già esistenti in città sono tutte piene. Nel complesso l’accordo riguarda 467 profughi, poiché comprende anche i 200 che qualche mese fa hanno occupato una ex scuola nel tentativo di mettersi al riparo dal freddo durante l’inverno.

Soluzione al dibattito sui profughi

Una soluzione condivisa sembra dunque ancora un’ipotesi, più che una realtà. Intanto, il dibattito prosegue a livello cittadino; alcuni residenti hanno lamentato le scarse condizioni igieniche e il degrado dell’area dopo l’installazione del campo, chiedendo a più riprese l’intervento del comune. A Kreuzberg, insomma, la confusione è ancora molta.


La strada delle fiabe

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