Arte e digitale, a Berlino torna il festival Transmediale: gli eventi da non perdere
Prenderà il via il 29 gennaio e proseguirà fino a domenica 2 febbraio presso l’Haus der Kulturen der Welt il festival transmediale, che tra i vari appuntamenti avrà come evento principale “afterglow“, un programma di performances che si concentrerà su pezzi audiovisivi e inter-media, dove la tecnologia non è il focus principale, ma piuttosto lo spazio spesso intangibile tra gli esseri umani, gli oggetti e i sistemi.
L’edizione di quest’anno mette al centro il tempo del post-digitale, chiamato qui appunto afterglow, come una diagnosi dello stato attuale del bilico digitale tra “spazzatura e tesoro”.
Se da un lato le promesse di audiovisivi in alta definizione, comunicazione elettronica in tempo reale e possibilità infinite di memoria sono alcune delle prospettive di cultura digitale ormai ampiamente diffuse e assimilate, l’altra faccia della medaglia, del «bagliore residuo» della rivoluzione digitale, è un «grande fratello» che ci sorveglia in massa.
transmediale 2014 evoca lo stato ambivalente della cultura digitale, dove ciò che sembra rimanere dalla rivoluzione digitale è una nostalgia paradossale dell’high-tech futuristico che ci fu promesso, ma che si è ormai sgretolato nelle nostre mani. La sfida posta dal momento è quella di capire come inventare nuovi pensieri e pratiche da uno spazio da non considerarsi sovra-determinato.
Per i veri appassionati, transmediale e CTM Festival propongono un pre-festival a partire da mercoledì 22 gennaio a lunedì 28, in cui centri culturali, gallerie e spazi indipendenti dislocati in tutta Berlino ospiteranno una serie di mostre, performances, interventi ed eventi speciali organizzati dai partner dell’evento. Tra questi ricordiamo:
* An Ecosystem of Excess
Project Space, Ernst Schering Foundation (Unter den Linden 32-34 | dal 24.01 | 11.00-18.00)
La Terra dovrebbe avere il nome di Oceano, ha detto l’esploratrice ed oceanografa Sylvie Earle, perché l’oceano ha dato alla luce le prime molecole organiche e sono gli oceani il sistema di supporto vitale del pianeta. Ma oggi, l’oceano si è trasformato in una “zuppa di plastica”, dove molecole sintetiche stanno prendendo il sopravvento. Una mostra che parte da qui e si domanda: “Se la vita iniziasse oggi, negli oceani di plastica, quali forme di vita ne emergerebbero?”
* future past – past future
SUPERMARKT (Brunnenstrasse 64 | dal 26.01 | 10.00-18.00, weekend 12.00-18.00)
Artisti: Bill Balaskas, Egemen Demirci, Sirin Bahar Demirel, George Drivas, The Erasers, Pravdoliub Ivanov, Marinos Koutsomichalis, Afroditi Psarra, Maria Varela, Nur Balkır Kuru, NAGLEDNA, Kamen Stoyanov, Can Sungu, Malve Lippmann, Borjana Ventzislavova | Curatrice: Sandra Naumann
Il futuro sembrava migliore nel passato? Oggi, il futuro si è già trasformato nel passato? Quali concetti di futuro esistono in tempi di crisi sociale, economica e politica, in tempi di diffusione della povertà, della corruzione e della diffidenza nei confronti dei processi democratici? “future past – past future” si interroga non solo sui possibili scenari futuri alternativi, ma anche sul rapporto tra passato, presente e futuro in Bulgaria, Grecia e Turchia.
Dal programma del festival vero e proprio, si segnalano:
* Art Hack Day Berlin : Afterglow
L’evento riunisce oltre 80 artisti/hackers, che lavoreranno intensamente per due giorni, dal 27 sera al 29, per realizzare una mostra istantanea che risponda al quadro tematico di afterglow.
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cafe stage (01.2. | 19:00 – 19:30)
Artista: Nancy Mauro-Flude
I nostri computer ci conoscono più intimamente dei nostri amanti, ma non è un rapporto alla pari. Dietro le loro facciate user-friendly, cosa sappiamo dei sistemi operativi che guidano la nostra vita quotidiana? Non una performance sull’identità, ma bensì sul furto di identità.
* I am Nothuman: Forbidden to Humans (evento gratuito)
cafe stage (30.01 | 16.00-17.00)
Artisti: Federico Bucalossi, Tatiana Bazzichelli
Vi sentite fuori posto? Vi sentite a disagio in questo sistema? Non pensate di essere diversi. Dichiarati non-umano per uscire dal modello. La presentazione di Federico Bucalossi ruota attorno al concetto di “nothuman” come riflessione critica sulla condizione presente del corpo e del sé nella società digitale contemporanea.
Qui il programma completo del festival