Berlino, per salvare Tempelhof servono 50mila firme in sette giorni
Servono cinquantamila firme in una settimana, affinché il parco resti solo un parco: questo è l’obiettivo degli abitanti di Tempelhof, schierati da mesi in difesa del Feld, l’ex pista di atterraggio dell’aeroporto divenuta giardino pubblico nel 2008.
Attraverso l’iniziativa “100% Tempelhofer Feld“, negli ultimi mesi i cittadini si sono opposti con decisione alla volontà di alcuni investitori di utilizzare il terreno per costruire nuovi edifici. In particolare, il dito è puntato contro il grande progetto che vorrebbe trasformare parte del parco in un nuovo quartiere residenziale da 4700 unità abitative e ospitare la nuova grande biblioteca del Land (vi avevamo parlato del progetto qui).
Il prossimo 13 gennaio, il Senato attende la consegna di almeno 173mila firme: questa, infatti, è la soglia minima per invocare l’istituzione di un referendum. Per i cittadini, questa legge è l’unica via per salvaguardare Tempelhof e ”l’unicità e la bellezza del suo paesaggio”, mantenendolo parco al cento per cento.
Finora sono state 120.700 le firme raccolte, il che significa che ne servono almeno altre 50mila affinché la votazione venga aperta. Gli organizzatori si professano fiduciosi, anche perché hanno notato un grande incremento di firmatari nelle ultime settimane: a metà dicembre, infatti, i sottoscrittori erano soltanto 90mila.
In città, però, l’atmosfera sembra essere cambiata. Se un anno fa il 57% dei berlinesi era contrario al progetto, ora questa percentuale si è abbassata al 38% (sondaggi Forsa per Berliner Zeitung). Al contrario, ora, il 59% dei residenti darebbe oggi la sua approvazione ad uno sviluppo periferico del Feld, benedicendo i lavori di costruzione che darebbero lavoro a quasi 7000 persone.
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salvare tempelhof è un dovere