I fumetti tradotti in dialetto (tedesco). L’ultima uscita: Tin-Tin
Francoforte – “Ei guuude, wie?”, “Mer sieht sisch” “Isch bin net aus Fronkfort”: espressioni incomprensibili anche se parlate perfettamente tedesco, ma che un tempo erano comuni a Francoforte, quando l’Hessisch, il dialetto locale, non era ancora stato sostituito dalla lingua nazionale. Ma se fate attenzione le potreste ancora sentire, magari pronunciate da qualche anziano o, se siete curiosi le potete trovare in alcuni particolari volumi di cui vi segnaliamo l’esistenza.
Chissà se Jürgen Leber ha pensato anche all’altissimo numero di stranieri che abitano il Reihn-Main Gebiet e alle loro difficoltà col tedesco standard quando ha deciso lanciarsi nella sua particolare impresa. Probabilmente no, anzi forse gli era sembrato un peccato che l’Hessisch andasse perduto attraverso la globalizzazione imperante e così ha deciso di trovare il modo di rivitalizzarlo. Ma niente folklore politichese come quello degli scorsi decenni nel nord-Italia, piuttosto un’operazione molto più semplice e simpatica: tradurre i fumetti in Hessisch.
E così, dopo aver tradotto già Asterix e Obelix, ora è da poco uscita anche un’edizione in dialetto di Tin-Tin che in tedesco è conosciuto come Tim und Stuppi. Classe 1961, Juergen Leber lavora come autore, politologo e pedagogo e dal 1997 ha fondato la Hessenwerkstatt con cui ha iniziato a tradurre i lavori di Asterix e Obelix riscuotendo immediatamente un grande successo: più di centocinquantamila volumi venduti.
[ale.gra]
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