Gentrificazione, Kreuzberg non vuole un altro Bio Company

© De-okin / Wikimedia Commons / CC BY-SA 3.0]
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Schlesisches Tor, Kreuzberg. Dove prima c’era una vecchia lavanderia, aperta da trent’anni e gestita da una storica residente del quartiere, dovrebbe sorgere a breve un nuovo punto vendita di Bio Company, la catena di cibo biologico che vanta già innumerevoli filiali in tutta la città.

Un’ipotesi che non piace agli abitanti dell’area, scesi in piazza ieri per protestare contro l’ennesimo cambiamento in vista per il quartiere un tempo roccaforte della controcultura cittadina, oggi sempre più modernizzato e imborghesito dalla gentrificazione.

Circa 60 persone si sono radunate davanti al cantiere del nuovo negozio per protestare. I cartelli recavano scritte come “Non abbiamo bisogno di voi” e “Abbasso la multinazionale del biologico”. I residenti hanno avviato una petizione di sostegno a Gerda Scheffler, la proprietaria della lavanderia che dovrà lasciare il palazzo entro poche settimane.

L’area attorno a Schlesische Straße è radicalmente mutata negli ultimi anni. La trasformazione di Kreuzberg in un quartiere ad alta attrattiva turistica e commerciale ha provocato un forte innalzamento dei prezzi degli affitti, 5-6 volte più elevati rispetto a dieci anni fa.

È per questa ragione che molte realtà storiche della via e della zona, come il Piatto Forte di Michele d’Alessio, tra le realtà più attive a Kreuzberg nell’ultimo decennio, hanno dovuto chiudere i battenti e sono attualmente alla ricerca di una nuova sistemazione. Sorge una domanda: il quartiere è diventato una “gabbia dorata” per residenti e commercianti?