Elezioni tedesche, per Merkel sarà una “dinner for one”?
di Ubaldo Villani-Lubelli
(autore di Enigma #Merkel)
A meno di due settimane dal voto, le elezioni tedesche sembrano non offrire sorprese. L’Unione di Angela Merkel è saldamente in testa ai sondaggi e le speranze di un governo di centro-sinistra (SPD-Verdi) si riducono con l’avvicinarsi del 22 settembre.
Non è un caso che la Zeit di oggi esca con una copertina dal titolo geniale: Dinner for one. Il settimanale tedesco richiama un noto ed esilarante sketch televisivo che in Germania è un rituale collettivo nel giorno di Capodanno e che racconta la cena per il novantesimo compleanno di Miss Sophie: tutti gli amici sono morti e il maggiordomo James ha il compito di interpretare i ruoli degli invitati.
Secondo la riuscita interpretazione della Zeit, Merkel si troverebbe in una situazione simile. Queste elezioni si svolgono tutte intorno alla figura della Cancellieria che nei sondaggi vola indisturbata verso il raggiugimento dell’obiettivo finale. Per Merkel, queste elezioni sono una partita con se stessa.
Ma il successo di Merkel non sembra dovuto esclusivamente alla debolezza dei suoi avversari, quanto ad una dettagliata pianificazione della campagna elettorale. La Cancelliera è impegnata in un inteso tour elettorale in tutto il territorio federale e anche la comunicazione è molto più efficace ed incisiva di quella dei suoi avversari. Dall’enorme manifesto elettorale allo spot televisivo fino alla Merkel-App il team della Cancelliera non ha rivali.
Nonostante l’enorme consenso di cui godono Angela Merkel e l’Unione (CDU/CSU), non è detto, però, che sia tutto già deciso. La pensa così il noto sondaggista tedesco Manfred Güllner dell’Istituto Forsa. Nel corso di un incontro a Berlino organizzato dall’Associazione della stampa estera, Güllner ha sottolineato che le sorprese sono ancora possibili. Se è ormai scontato che l’Unione resterà primo partito, per il resto ci sono ancora numerose incognite. La lenta ed inesorabile discesa dei Verdi nei sondaggi apre numerosi scenari.
Verranno superati dalla Linke? E poi, ancora: Non è scontato che i liberali (FDP) raggiungano la soglia di sbarramento del 5 per cento. Così come resta un grosso punto interrogativo sul consenso di cui gode Alternativa per la Germania (Afd) che si presenta per la prima volta alle elezioni e che non prende voti solo tra gli euroscettici ma anche tra gli ambienti della destra radicale e nazionalista.
Angela Merkel dovrà comunque cercare un alleato e questa volta sarà più difficile. Anche il prof. Oskar Niedermayer della Freie Universität di Berlino, durante una conferenza stampa di alcuni professori universitari sulle elezioni tedesche, ricorda come 1/3 degli elettori decide chi votare nell’ultima settimana e molti lo faranno addirittura il giorno stesso del voto. Niedermayer scommette che alla fine ci sarà una nuova Grande Coalizione ma che questa volta non durerà un’intera legislatura come nel 2005.
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Lo lascia intendere anche la Zeit che mette in evidenza che se dovesse esserci una nuova Grande Coalizione, questa volta sarà molto diversa. Nel 2005 c’erano due partiti paritari che fecero della collaborazione e della responsabilità la propria forza. Oggi gli equilibri sono diversi. Sarà la CDU che dovrà chiedere una collaborazione alla SPD e i socialdemocratici non saranno così docili come nella passata esperienza. L’esperienza della prima Grande Coalizione sarà un insegnamento che i socialdemocratici non dimenticheranno.
A Merkel restano anche altre opzioni. Una coalizione con i liberali (nero-gialla) o con i Verdi (nero-verde). La prima è la più gradita a Merkel, ma come ha detto la stessa Cancelliera in un’intervista alla Frankfurter Allgemeine Zeitung, potrebbe essere una maggioranza molto risicata. Esiste infatti l’incongnitaAfD: Quanti voti toglierà ai liberali? Se dovessero entrare nel Bundestag entrambi i partiti, AfD e FDP, nella ripartizione dei seggi Merkel e liberali potrebbero non avere una maggioranza.
L’altra ipotesi, presa in considerazione più volte nel corso della campagna elettorale, è una maggioranza nero-verde tra ambientalisti e conservatori. È la più improbabile, ma non si può escludere. L’ostacolo principale non è superare le differenze ideologiche e di storia personale tra i leader dei partiti, quanto far digerire una simile alleanza alle rispettive basi.
Questa campagna elettorale che numerosi analisti considrano erroneamente noiosa, potrebbe riservare numerose sorprese. In apparenza sembra tutto già deciso, tanto che il quadro politico aBerlino sembra destinato a non offrire novità rilevanti, eppure, a prescindere da come andrà a finire, i rapporti di forza nel Bundestag saranno molti diversi e Merkel dovrà dare dimostrazione di un nuove e ancora inesplorate abilità politiche.