Apre a Berlino la prima clinica europea che combatte la mutilazione genitale femminile

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Wikimedia Commons

Ha appena aperto. Nonostante questo, si augura di avere meno “visitatori” possibile.

È stata inaugurata a Berlino la prima clinica in Europa specializzata nella cura e nel recupero di donne che hanno subito mutilazione genitale, un’usanza diffusa nell’Africa Sub-Sahariana dalle conseguenze spesso devastanti (a livello soprattutto fisico, ma anche psicologico) per la persona che la subisce.

Secondo l’Organizzazione mondiale della Sanità, ogni 11 secondi ad una donna viene praticata la mutilazione genitale, quasi sempre contro la sua volontà o comunque senza che la vittima sia consapevole dei rischi. Tre le tipologie più diffuse, tutte terribili: la circoncisione, l’escissione e l’infibulazione.

Da oggi all’interno del nuovo Desert Flower Center di Zehlendorf, nella parte sud di Berlino, un team di esperti di ginecologia e chirurgia pelvica, coadiuvato da un gruppo di psichiatri specializzati, si prenderà cura delle emigranti bisognose di assistenza e aiuto medico e terapeutico.

Spesso, infatti, le donne d’origine africana nate (o residenti) in Germania vengono mutilate quando ritornano, anche per brevi periodi, nei paesi d’origine. Questo comporta il rischio di infezioni (che possono diventare letali), incontinenza, fistole ed altre implicazioni, che comunque possono essere risolte se curate in tempo.

La clinica si aspetta dalle 50 alle 100 pazienti all’anno. I costi dei trattamenti vengono coperti dall’assicurazione sanitaria e, in caso di persona sprovvista dell’assicurazione, direttamente dalla Desert Flower Foundation che ha fondato la struttura.

Per tutte le informazioni, potete consultare il sito ufficiale della fondazione.

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