L’ambasciata americana ricorda l’eroina anti-nazista

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L’importanza delle iniziative sull’antinazismo

Un’altra iniziativa sull’antinazismo in onore dei coraggiosi ha avuto luogo a Berlino. Venerdì 20 settembre l’Ambasciata statunitense ha commemorato il ricordo di Mildred Elizabeth Fish, meglio nota come Mildred Harnack.

Nata a Milwaukee (Wisconsin) nel 1902, studiò letteratura all’università di Madison. Lì conobbe uno studente tedesco di economia: Arvid Harnack. Si sposarono e si trasferirono a Berlino nel 1902, dove Mildred iniziò a lavorare come insegnante e traduttrice poco prima del colpo di stato nazista.

Gli Harnack si fecero presto riconoscere perché “non abbastanza nazisti”. Si unirono alla cosiddetta Orchestra Rossa e parteciparono alle attività di spionaggio del gruppo.

Si occuparono di tradurre i discorsi di Roosevelt e Churchill e, proprio sotto il naso dei nazisti, la donna consegnava i messaggi del marito agli agenti sovietici.

Nel 1940, quando la situazione si aggravò, Arvid le comprò un biglietto per andarsene. Lei, però, decise di rimanere. E non fu una decisione presa alla leggera.

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«Le loro “bussole morali” erano così ferme che niente avrebbe potuto farli desistere», ha spiegato la pronipote Jilly Allenby-Ryan al “The Local”.

Fu impossibile fare cambiare idea a Mildred. Le sue convinzioni la portarono alla morte il 16 febbraio 1943, appena qualche mese dopo Arvid.

Colpevole di alto tradimento, avrebbe dovuto essere rinchiusa per sei mesi in una prigione di Berlino. Ma fu lo stesso Führer a intervenire per mutare la sua pena e mandarla alla ghigliottina.

La sua famiglia ha patito il trauma del passato per moltissimo tempo. Il padre di Jilly Allenby-Ryan, all’epoca della sentenza si trovava a Berlino e anch’egli, appena un ragazzo, rischiò la vita per trasmettere  le lettere dei suoi zii ai vari gruppi della resistenza.

Dopo la tragedia degli Harnack, iniziò per lui una nuova vita in Gran Bretagna. Scegliendo di dimenticare il passato, anche considerate le implicazioni con il comunismo.

Ma per Jilly Allenby-Ryan la loro storia era molto importante, non solo come motivo di orgoglio, ma anche per una ragione storica: non tutti i tedeschi sono stati complici della dittatura. Bisogna disseppellire la memoria della sua famiglia e darle la più grande risonanza possibile.

Gli Harnack catturarono l’attenzione del pubblico pochi anni fa, dopo che il giornalista del Wisconsin Joel Waldinger ha cominciato a fare ricerche sulla coppia e il suo documentario ha vinto il Berlino International Media Award, come contribuito alla conciliazione tedesco-americana.

E, dopo la commemorazione sull’antinazismo di venerdì, Jilly ha finalmente potuto dire: «Sento che finalmente giustizia è stata fatta, che la gente li ha riconosciuti correttamente». Ai suoi prozii sono state assegnate due nuove placche di ottone che commemorano le vittime della persecuzione nazista in giro per la città. Cercatele qua.

(e.bar)