Fuori città

Partecipano a Holi e non si smacchiano più: decine di proteste

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L’ascesa dell’Holi Festival of Colours sembra inarrestabile. La coloratissima manifestazione ispirata ad un rituale religioso indiano tenutasi recentemente anche a Berlino, infatti, è diventata oggi un vero e proprio business in grado di attirare grandi quantità di denaro, oltre che decine di migliaia di persone.

È successo anche a Colonia, sabato scorso. Qui, però, i diecimila partecipanti hanno dovuto fare i conti con una brutta sorpresa. Una volta tornati a casa, infatti, hanno scoperto che il colore utilizzato durante la celebrazione non era lavabile come previsto, restando impresso su pelle e capelli di molti ragazzi.

Decine di lettere di protesta, riporta la Westdeutsche Allgemeine Zeitung, sono arrivate nella casella e-mail della società che ha organizzato l’evento. «Sembro un clown», si legge su una di esse. «I miei capelli sono ancora rosa e verde», scrive un’altra. I disagi, soprattutto per chi ha dovuto recarsi sul posto di lavoro dopo ventiquattr’ore, sono stati notevoli.

Un portavoce del festival ha spiegato: «I colori non hanno le proprietà chimiche per tingere i capelli in modo permanente e sono completamente lavabili». Tuttavia, si pensa che l’acqua piovana caduta sul Festival e i suoi partecipanti abbia potuto alterare la composizione del pigmento, rendendolo più difficile da eliminare. Qualcuno ha pensato di sporgere denuncia.

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