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Il Sindaco di Londra: «Berlino è un paradiso, dovremmo copiarla»

[© BackBoris2012 on Flickr / CC BY ND 2.0]
BackBoris2012 on Flickr / CC BY ND 2.0]

«Se oggi avessi vent’anni e dovessi lasciare Londra, Berlino sarebbe la mia prima scelta. La mia città ha tanto da imparare, e da copiare». Ha le idee chiare Boris Johnson, vulcanico sindaco di Londra, che attraverso le pagine del quotidiano conservatore The Telegraph ha voluto far conoscere agli inglesi le sue impressioni sulla capitale tedesca, visitata di recente.

La lettera del politico tory è una vera e propria dichiarazione d’amore: Johnson si dichiara estasiato dall’atmosfera della città tedesca, dove si possono godere «le deliziose acque fresche del Wannsee» e «l’ombra scura delle querce», dove «le biciclette regnano sulle automobili» e il problema di ordine pubblico più serio è rappresentato «dalle coppie che fanno sesso tra gli alberi del Tiergarten».

Anche qui, Johnson trova il lato positivo: «Le multe sono proporzionali, tanta è la correttezza politica della città», scrive il sindaco di Londra. «Se chi viene colto in flagrante tra i cespugli ha un lavoro, la multa sarà di 150 euro. Se è un disoccupato, solo 34 euro. Se questa non è larghezza di vedute…» conclude.

Johnson si concede anche qualche tuffo nel passato. Dopo la guerra, quando lui era ancora un ragazzino, i nonni – che avevano combattuto contro i tedeschi – lo avevano messo in guardia: «Qualsiasi cosa accada, non dobbiamo permettere che le due Germanie si riuniscano». Avevano paura.

Un timore che, secondo il sindaco, era infondato. «La loro idea era sbagliata. Oggi cammino per Berlino e non ci sono tracce di revanscismo prussiano; nemmeno il segno più piccolo della militarizzazione tedesca», scrive. «Non sembra una nuova capitale imperiale. Non c’è arroganza, non c’è sfarzo».

E non ci sono troppe persone per le strade, cosa che ha colpito particolarmente Johnson. Qui, però, il sindaco dimostra una scarsa conoscenza della materia: «La popolazione di Berlino sembra essere misteriosamente diminuita negli ultimi anni. Non è una metropoli globale, non è una calamita per gli immigrati», scrive. Su questo, ci sentiamo di dissentire. E del resto, voi, cosa ne pensate?

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4 Commenti

  1. è facile viverci perchè è una città easy, ma vogliamo parlare di quante persone prendono il sussidio di sussistenza, al tasso di disoccupazione, a quanto può essere altrettanto difficile viverci? Succede lo stesso anche a Londra se si vanno nei quartieri ‘critici’. Che la smettano di descrivere Berlino come un’America perchè non lo è. Saluti

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