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I “relitti” nascosti sui fondali di Berlino: biciclette, casseforti e altre sorprese

Molte biciclette del bike sharing di Deutsche Bahn. Carrelli della spesa, in prossimità dei supermercati. Oggetti di ogni tipo e forma, tra cui distributori automatici e pesanti casseforti, che necessitano di una gru per essere estratte dall’acqua.

Nelle profondità della Sprea e degli altri canali di Berlino si nasconde un vero e proprio tesoro. Circa trenta tonnellate di rottami metallici che vengono ripescati ogni mese dagli addetti della Wasser- und Schifffahrtsamtes (WSA).

Tra di loro ci sono Frank Mischke e Andreas Müller, che hanno raccontato il loro lavoro in un’intervista rilasciata alla Berliner Morgenpost. “Molti degli oggetti che recuperiamo sono già marciti, non vale la pena ripararli”, hanno spiegato.

Nell’ultimo mese, oltre al consueto carico di biciclette, solo nel fondale del Landwehrkanal hanno recuperato anche un trapano, un passeggino e un bancomat rubato ed abbandonato dai ladri. Ogni tanto, capita anche qualche scoperta raccapricciante: qualche anno fa, insieme alla carcassa di un vecchio scooter, è stato rinvenuto il corpo di un cane, gettato in acqua incatenato al ciclomotore.

Il recupero dei materiali ha una duplice funzione: prevenire l’inquinamento delle acque, ovviamente, ma anche rimuovere eventuali ostacoli per il passaggio delle numerose barche che solcano ogni giorno i canali di Berlino. In alcuni casi, per completare le operazioni di rimozione dei “relitti”, è necessario l’intervento dei sommozzatori.

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