Ora c’è chi vorrebbe Tegel aperto fino al 2018
Hartmut Mehdorn, CEO di Flughafen Berlin Brandenburg GmbH, vorrebbe che Tegel rimandasse la sua chiusura almeno fino al 2018. La proposta è una conseguenza delle difficoltà riscontrare con l’ultimazione del nuovo aeroporto di Berlino-Brandeburgo, la cui apertura è stata rimandata già cinque volte.
Secondo Mehdorn, ci vorrà tempo perché BER entri a pieno regime: per questo, un Tegel funzionante potrebbe aiutare a smistare il traffico aereo in città durante il periodo di transizione. Il manager tedesco di origini polacche, però, dovrà lavorare duramente per raggiungere il suo scopo.
Al momento, infatti, non dispone dell’appoggio dei suoi interlocutori. A cominciare da Helmuth Markov, Ministro delle Finanze nel Land del Brandeburgo: “Non c’è nessuna possibilità di ripensamenti”, ha spiegato duramente il politico. “Tegel deve chiudere”.
A spingere per il “salvataggio” del vecchio scalo di Berlino Ovest, però, c’è anche un nutrito gruppo da cittadini. Secondo un sondaggio realizzato da Forsa per la Berliner Zeitung qualche settimana fa, infatti, il 69 per cento dei berlinesi è contrario alla chiusura dell’aeroporto dedicato a Otto Lilienthal.
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Spero davvero che Tegel non chiuda, una grande città come Berlino ha bisogno di due aeroporti!
Questo é ancor piu´ vero se si considera che il traffico combinato di TXL e SXF nel 2012 é stato di 25 milioni di passeggeri e la capacitá iniziale di BER e´ di 27 milioni. Il nuovo aeroporto aprirà e sará giá al limite delle sue capacitá. Esiste la possibilitá di espanderlo con la costruzione di due satelliti a Ovest del terminal principale ma ci vorranno anni. Tenere TXL aperto (ma per carità rinnovatelo pesantemente) consentirebbe al traffico aereo della capitale di continuare a crescere.
Il problema pero´é che molta gente non vuole più traffico a Berlino. Molti Berlinesi (per lo piú i nuovi berlinesi) preferiscono che la capitale tedesca mantenga un´aria di provincia e rimanga fuori dai circuiti internazionali. La loro risposta a qualunque proposta di crescita e rinnovamento e´ una sola: “no” !